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Foodora: Intervista al Food Delivery System più Ecologico d’Italia

Intervista a Foodora - Food Delivery Ecologico

Da sempre paladini del Food Delivery, ne abbiamo studiato nascita, evoluzione e possibili applicazioni come servizio distributivo per i classici ristoranti.

Utilizziamo, anche in ufficio, il Food Delivery System di diverse aziende approdate in Italia e siamo “innamorati” del Food Delivery Ordering di 2^ generazione, che si offre come intermediario nella promozione, nell’ordinazione, nella distribuzione e consegna del prodotto ristorativo.

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Nel libro parliamo anche di loro, nel capitolo 10 dedicato a “Vendita Online – Rendere Produttivi Tecnologia e Digitale”. Oggi approfondiamo l’argomento con Foodora.

 

Al Centro i Bisogni dei Consumatori

Foodora, startup della tedesca Rocket Internet, è un sistema di Food Delivery Ordering nato nel 2014 e da poco arrivato in Italia, a Torino (250 ristoranti) e Milano (350 locali). La sua particolarità è quella di gestire tutti i passaggi della distribuzione del piatto, alleviando il ristoratore dall’organizzazione di vendita e consegna.

Il servizio è ideale per chi consuma una veloce pausa pranzo in ufficio o per chi ritorna stanco dal lavoro e non ha desiderio di cucinare la cena. Coinvolge una fascia di mercato nuova: quella che per nulla al mondo si sposterebbe al ristorante e allora, con Foodora, la montagna va a Maometto!

Facile per l’utente che con pochi semplici click arriva all’acquisto.

Il loro mantra è: “Consegniamo entro 30 minuti!”… e lo ripetiamo con Matteo Lentini e Gianluca Cocco, i due co-managing director di Foodora Italia.

Intervista

Buongiorno e grazie per il tempo dedicato a questa chiacchierata. La redazione di CnR è innamorata del Food Delivery Ordering, sia perché ne parliamo sin da tempi non sospetti sia perché ne usufruiamo qui in ufficio. Come siete approdati al Food Delivery?

Matteo Lentini:  Le consegne di cibo a domicilio, in Italia soprattutto la pizza, sono state gestite – fino all’arrivo di piattaforme come Foodora – prevalentemente offline prenotando al telefono e limitate a ristoranti organizzati per questo tipo di attività.

Foodora nasce proprio per scardinare questo sistema e rendere accessibile a tutti i ristoranti – anche quelli di alto livello, sprovvisti di flotta fattorini – la consegna a domicilio.

Il ristoratore grazie al nostro servizio ha a disposizione una flotta prevalentemente eco-friendly che si sposta in bicicletta e la tecnologia digitale (sito web e App per i dispositivi mobili) come metodo di prenotazione.

Chiaro il vostro ruolo di “intermediario” e anche i vantaggi per ristoratori non attrezzati, soprattutto per l’utente che può avvalersi di prodotti di alto livello qualitativo. Mi svelate invece un segreto? Come nasce Foodora e perché questo nome che alla pronuncia ha un che di letterario ma anche di mitologico?

Gianluca Cocco: Foodora è una startup tedesca di proprietà della Rocket Internet e ora in espansione e sviluppo in molte nazioni. Con Foodora Italia siamo presenti a Milano e Torino, ma presto in altre città della penisola. In realtà il nome Foodora non ha una storia così leggendaria, quando è stato il momento di scegliere abbiamo voluto creare un nome che mettesse in risalto i due principali valori dell’azienda: il cibo e la rapidità di consegna.

Cerchiamo di sintetizzare insieme gli elementi distintivi che rendono memorabile il vostro servizio?

ML: Innanzitutto la qualità dei ristoranti partner, la semplicità di prenotazione e pagamento (interamente online da sito web o app), la rapidità nella consegna e il packaging studiato ad hoc che ci consente di portare a destinazione i piatti senza alterarne il gusto e la temperatura.

Per prenotare un piatto di qualità, l’utente paga 2,90 € di commissione per l’ordinazione. I piatti più ordinati a oggi sono la pizza, l’hamburger, il sushi e i piatti vegetariani/vegani, molto gettonati.

Quali i valori che esaltate con il vostro servizio? Qualità nell’alimentazione? Ambientalismo ed ecosostenibilità? Sviluppo occupazionale?

GC: Sulla qualità dei piatti ci siamo già soffermati: senza nulla togliere a pizze al taglio, pizzerie classiche e ristoranti orientali, ora il cliente può prenotare dal suo locale preferito oppure sperimentare nuovi menù e cucine di alto livello.

Come dicevamo prima, la nostra flotta è composta prevalentemente da fattorini in bici, quindi l’attenzione all’ambiente è sicuramente uno dei nostri punti di forza.

Foodora è anche opportunità di lavoro: oltre 300 i fattorini tra Milano e Torino e un team di 25 persone under 35, nello staff organizzativo e logistico.

Foodora - Fattorini Ecologici

Food Delivery 2.0: distribuzione nel rispetto dell'ambiente.

Come sapete abbiamo scritto il libro Ingredienti di Digital Marketing per la Ristorazione e la formazione è un elemento saldo della nostra attività, tra i servizi di maggior successo. Come giudicate la formazione nel food e nel settore della ristorazione oggi? Siete d’accordo che una maggiore cultura e coscienza digitale possa aiutare i ristoratori a migliorare fatturato e business? 

ML: I ristoratori italiani sono pronti al cambiamento e lo dimostra il fatto che ci siano sempre più servizi simili a quello che offre Foodora.

Dopo un lungo periodo in cui la ristorazione è stata colpita dalla crisi, i servizi di home delivery food si stanno rivelando una vera e propria opportunità di diversificazione del business per coloro che ne sanno comprendere il potenziale. Alcuni partner hanno registrato un incremento di fatturato anche del 20% a settimana.

Food Delivery e Digitale: validi alleati per il ristoratore che pensa fuori dagli schemi. Condividi il Tweet

Nei nostri incontri con i ristoratori, dopo un’iniziale cautela, abbiamo spesso trovato persone molto preparate, già informate e con voglia di sperimentare: questo la dice lunga sulla categoria ristoratori e di quanto siano più vicini al digitale di quello che il pensiero popolare sostenga.

Visto che la vostra analisi sulla categoria è così ottimistica, passiamo alla domanda più logica: cosa ci riserva il futuro?

GC: In soli sei mesi siamo presenti in due delle principali città del nord Italia, Milano e Torino, con 600 ristoranti partner. Se i prossimi sei mesi saranno come quelli trascorsi… non possiamo lamentarci!

Ovviamente, abbiamo un piano di espansione che al momento non possiamo rendere pubblico.

Ci lasciamo – è solo un arrivederci – con i prossimi appuntamenti o le imminenti novità?

Crediamo molto agli eventi e alle manifestazioni dedicate a digitale e tecnologia.

Abbiamo da poco partecipato a Supernova e a Wired Next Fest e prossimamente a giugno realizzeremo la seconda edizione del Good Food Tour, un tour tematico dedicato alle blogger e giornaliste foodies alla scoperta di un piatto tipico in tre dei nostri migliori ristoranti.

La “Caccia al Tesoro” della scorsa edizione è stata sui migliori ravioli cinesi di Milano: non possiamo svelare il tema della seconda edizione perché sarà una vera e propria sorpresa! Teniamoci in contatto sulla nostra pagina Facebook.

Conclusione

Buon lavoro a Foodora e a tutte le startup che si occupano di cibo, con particolare riguardo alle opportunità e ai bisogni dei nostri lettori ristoratori. Noi auspichiamo l’aggiunta di nuovi ristoranti che potremo assaggiare nella nostra pausa lavoro qui in ufficio.

Se sei incuriosito dalle opportunità di un sistema di distribuzione del tuo prodotto complementare al tuo servizio classico, approfitta dell’occasione e poni le tue domande, commenta e richiedi ulteriori informazioni ai nostri esperti.

Le interviste di CnR

a cura di

Per la rubrica Ricetta del Successo

Nicoletta Polliotto

Chef di Cucina per Muse Comunicazione®, Web Media Agency specializzata in analisi, pianificazione e realizzazione di progetti di promozione on-line per il Food&Wine, il Turismo e le PMI.

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