Intervista Inebriante al Direttore del Concours Mondial de Bruxelles
Ospitiamo, con piacere, voci sempre diverse e specializzate: food blogger che ci raccontano selezione e metodi di creazione del caffè, interviste a chef donne che rivelano filosofie di cucina e organizzazione del lavoro.
Oggi affrontiamo un tema a noi caro, l’abbinamento con un’antica e inebriante bevanda: il Vino. Un tocco autorevole grazie all’intervista con Thomas Costenoble, direttore del Concours Mondial de Bruxelles.
Amore per l’Abbinamento e Gusto della Competizione
Thomas Costenoble, ingegnere agronomo ed enologo di formazione, dirige il Concours Mondial de Bruxelles dalle sue origini. Lavora con il team pluridisciplinare dell’organizzazione per assicurare professionalità, indipendenza e affidabilità del concorso. Conoscenza accurata del settore del vino e attitudine organizzativa convergono per organizzare le sessioni di degustazione in maniera ottimale.
Intervista
Buongiorno Direttore, può presentare ai nostri lettori il Concorso CMB – Concours Mondial de Bruxelles. In Italia pare ancora poco noto. Per quale motivo e come state incrementandone la brand awareness nel Belpaese?
Thomas Costenoble: Il Concours Mondial de Bruxelles nasce nel 1994 per offrire al consumatore di vino una garanzia affidabile sulla qualità di un certo prodotto. L’anno scorso abbiamo compiuto 20 anni e in questo lungo percorso non abbiamo mai smesso di crescere, sia per numero dei campioni, sia per paesi partecipanti e profilo di degustatori che assaggiano i vini in competizione. Siamo un concorso itinerante ed è già la seconda volta che arriviamo in Italia.
Ogni volta il nostro obiettivo è quello di valorizzare il territorio vinicolo e turistico e con l’aiuto della stampa nazionale scritta e audiovisiva riusciamo a farci conoscere sempre di più sul territorio nazionale dei paesi che ci ospitano.
Vero che l’Italia con la sua miriade di produttori è il primo paese produttore al mondo, ma non tutte le regioni italiane sono a conoscenza dell’importanza di partecipare al concorso per le proprie aziende.
Noi cerchiamo di far conoscere il Concours Mondial de Bruxelles tramite attività promozionali come il Giro d’Italia con i Premiati CMB, creato l’anno scorso e che si ripeterà quest’inverno, che porta in giro per l’Italia i premiati nazionali per incontrare operatori del settore.
Il partenariato che abbiamo instaurato con Cantina Castrocielo, a Roma, è un altro passo importante nella promozione del Concours in Italia. Proporre ai nostri premiati una selezione di operatori interessati al loro prodotto è in sostanza un’altro obiettivo del nostro lavoro.

Concours Mondial de Bruxelles, Jesolo 1–3 Maggio 2015.
Dalla sua 1^ edizione 20 anni fa in che modo e quanto è cresciuto il concorso? Per quale motivo è il più importante del mondo, quale il segreto del vostro successo?
TC: Il Concours Mondial de Bruxelles si è tenuto per 10 anni in Belgio. Questi 10 anni hanno permesso all’organizzazione di acquisire una certa maturità nella gestione di tutti gli aspetti tecnici e professionali della degustazione.
Coscienti di questa esperienza, il Concours ha deciso di lanciarsi nella sfida di diventare itinerante per dare un’eco internazionale al nostro evento e mantenere dinamismo ed entusiasmo evitando la routine in modo da condividere con i nostri degustatori ogni anno nuove esperienze umane, culturali e viti-vinicole.
Qual è a suo avviso la regione del mondo regina del vino, per concorsi, storia e tradizione? Quali i paesi emergenti e, in questo scenario, le previsioni per le realtà Italiane?
TC: È difficile scegliere una sola regione. Se devo guardare le destinazioni già visitate dal Concours Mondial de Bruxelles possiamo distinguere diverse regioni principali. Possiamo citare ad esempio Bordeaux, ovviamente, per la sua storia e prestigio, ma anche il Veneto grazie al successo del suo Prosecco e dei Vini del Valpolicella.
Infine la Bulgaria (prossima destinazione del Concours, ndr) perché rappresenta l’origine storica della tradizione viti-vinicola (7000 a.C.) e per la rinascita qualitativa della sua produzione.
Per quanto riguarda i paesi emergenti, penso soprattutto all’India e alla Cina. Questi mercati sono in piena mutazione sia a livello della produzione che di abitudini di consumo. I vini italiani hanno un ruolo fondamentale da giocare su questi mercati e la loro presenza qui dovrebbe essere più accentuata.
Adesso in Italia avete un ambasciatore ufficiale in Cantina Castrocielo a Roma. È il primo passo per legare il concorso agli sviluppi commerciali successivi, per i produttori di vini che partecipano e che vengono selezionati? Avete altri ambasciatori nel mondo e quale protocollo devono seguire per essere da voi selezionati?
TC: Cerchiamo di costruire collaborazioni di questo tipo in diversi paesi. Sia con la grande distribuzione come Carrefour in Belgio o Makro in Spagna, oppure con delle enoteche come in Italia con la cantina Castrocielo. L’idea è di creare insieme un dinamismo e un’immagine valorizzante del marchio. È positivo per il produttore, per il distributore e anche per il consumatore finale.

Roma– Karin Merlot (CMB), Isabella Salvati, Thomas Costenoble (CMB), Carlo Dugo (Cantina Castrocielo).
Il mondo del vino: cosa manca all’Italia per fare il salto di qualità? Passo indietro: ritiene che l’Italia ne abbia bisogno?
TC: L’Italia è ridiventata quest’anno leader della produzione e per mantenere questa leadership deve far leva sulla sua diversità e qualità. Conosciamo l’Italia dei vini di alta qualità e quella dei vini di consumo quotidiano. Occorre rafforzare la comunicazione sui vini di qualità a prezzo ragionevole.
I nostri lettori sono ristoratori, chef e sommelier. Quanto è rilevante il lavoro del maestro degli abbinamenti per eccellenza, il sommelier? Quale il livello professionale, la qualità del servizio dell’abbinare e servire la giusta bevanda per il giusto piatto in Italia?
TC: In un paese come l’Italia, il ruolo del sommelier è fondamentale. Deve saper difendere il prodotto nazionale e condurre il consumatore al sogno, all’emozione e all’orgoglio.
La carta dei vini: può fare la differenza in una dinner experience. Qualche consiglio ai lettori sui criteri di selezione da adottare?
TC: Innovare e desacralizzare il vino. Sceglierlo a seconda dei gusti, delle espressioni e delle emozioni che genera.
Il servizio in sala sta alla creatività della cucina come…? (creiamo una piccola equazione)
TC: La colonna sonora sta a un film. Mette in scena ed esalta le emozioni che lo chef ha messo nelle sue creazioni (ricorda un po’ quello che ci ha raccontato la Chef Luisa Valazza nella sua recente intervista, ndr).
A proposito di comunicazione, essendo noi un blog la cui missione è fornire informazioni, spunti di formazione e aggiornamento ai nostri lettori, ritiene che l’approccio dei media alle vostre iniziative segua questa linea editoriale e strategica?
TC: Il nostro obiettivo è duplice:
- Aiutare e guidare il consumatore proponendogli delle referenze credibili e delle garanzie fornite da veri professionisti
- Aiutare i produttori a promuovere la loro offerta
L’immagine dei concorsi enologici non gode spesso di un’ottima reputazione presso la stampa, la quale considera a volte queste competizioni poco affidabili e rappresentino operazioni commerciali poco credibili. Il nostro rigore, i nostri numerosi controlli e la grande qualità dei nostri giudici degustatori permettono al Concours Mondial de Bruxelles di distinguersi e di godere di una buona immagine.
Qualche consiglio ai ristoratori e sommelier che ci stanno leggendo?
TC: Dare al vino il posto che merita e osare con scoperte e innovazioni. In questo senso, le medaglie del Concours possono essere sia delle conferme su vini già riconosciuti, sia rivelazioni di nuovi talenti da scoprire.
Ci lasciamo, ringraziandola per la sua cortesia e disponibilità, con i prossimi appuntamenti per CMB?
- Concours Mondial du Sauvignon – Rueda, Spagna: 4–5 marzo 2016
- Concours Mondial de Bruxelles – Plovdid, Bulgaria: 29 aprile – 1 maggio 2016
PRESENTAZIONE LIBRO
Dopo il successo della Presentazione del 18 novembre alla Feltrinelli di Piazza C.L.N. di Torino, continua a seguire le evoluzioni del nostro nuovo libro: Ingredienti di Digital Marketing per la Ristorazione.
Save the date: 28 Novembre 2015 alle ore 9:00
Convegno Nazionale Confederazione Solidus
Novara – Palazzo Broletto
Conclusione
Nel ringraziare il direttore del Concorso Mondiale CMB, sottolineiamo l’importanza degli abbinamenti piatto/bevanda, in generale. Sei d’accordo con la nostra visione? Hai trovato interessanti i commenti e il racconto di questo Concorso internazionale? Lascia un commento, fai una domanda e approfitta delle esperienze dei nostri ospiti. Chi si offre volontario per parlare di Food Pairing? Ci piacerebbe molto parlare di accostamento cibo-birra artigianale.
Le interviste di CnR
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