Intervista a Leonardo Romanelli fra Letteratura e Critica Gastronomica
Quando svolgi con professionalità il tuo lavoro, sai che devi aggiornarti, ricercare, specializzarti ma anche confrontarti con altre visioni, allargare i tuoi orizzonti: leggere, andare a teatro, al cinema, coltivare passioni e interessi.
Per questo sosteniamo i ristoratori nella ricerca di stimoli nel marketing digitale, nella tecnologia, anche nel confronto con giornalisti, artisti e altri creativi. È questo l’insegnamento che oggi potrai custodire dell’intervista a un noto critico gastronomico… e non solo → Leonardo Romanelli.
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Food Writer: Gastronomo, Scrittore, Giornalista
Leonardo Romanelli è cuoco, insegnante, critico gastronomico, giornalista nonché conduttore radiofonico e televisivo.
Nelle sue poliedriche sfaccettature espressive, emergono: partecipazioni a programmi TV, esperienza di commediografo, attore e la conduzione di premi letterari, rassegne cinematografiche, mostre ed eventi, tutti legati alla cultura del cibo. Fra i tanti libri scritti, i nostri preferiti: Barbera, La Birra in tavola e in cucina, Brunello di Montalcino, Ricette di osterie tra Firenze e Chianti.
Ora lanciato in direzione di una nuova avventura letteraria, sperimentando i racconti brevi, nella sua nuova opera Racconti in nuce. Storie di risvegli e vite quotidiane.
Intervista a Leonardo Romanelli #gastronomo e #giornalista @quintoquarto. Condividi il TweetIntervista
Buongiorno e grazie per averci dedicato il tempo di una chiacchierata. So che è una sfida impossibile ma, se dovesse riassumere il suo lavoro in 3 aggettivi, quali userebbe?
Leonardo Romanelli: Buongiorno a lei e ai lettori di CnR – Comunicazione nella Ristorazione. Direi: intrigante, filosofico, machiavellico.
Aggiungerei criptico! Proviamo a svelare alcuni misteri sulle sue attività e, soprattutto, sul contenuto della sua ultima opera letteraria. Da molto tempo seguo i suoi articoli e contenuti sul Blog Quinto Quarto. Perché questo titolo e quale la firma narrativa che ha impresso al suo blog? Mi raccomando, non indugi in dettagli solo perché sono vegetariana!
LR: Il nome del blog deriva dal fatto che sono appassionato di frattaglie: Quinto Quarto è il nome attribuito a questo tipo di carne a Roma. Se devo rispettare l’uccisione di un animale, è bene che non esistano parti di scarto, sarebbe un’azione deplorevole, quindi mangio tutti i tipi di interiora.
Il blog ha uno stile ironico e leggero, scrivo spaziando molto da recensioni a racconti, passando per ricette e descrizioni di vini, oltre a presentare manifestazioni. Insomma, mi piace variare e spero di dare occasione alle persone di divertirsi.
Nel suo nuovo libro “In Nuce” assistiamo a una svolta letteraria importante: si passa da guida o raccolta di critiche gastronomiche al racconto. Che cosa l’ha spinta a cambiare genere? E qual è il fil rouge che collega tutte le sue opere?
LR: Avevo voglia da tempo di prendermi una sorta di vacanza mentale dalla scrittura di solo cibo, quella professionale insomma. I racconti sono stati un’ottima occasione: coppie che si incontrano, scene quotidiane che spero possano capitare.
Cosa lega i racconti? Quel particolare momento dell’incontro, al mattino, quando di solito non siamo così predisposti alle novità e dove ritengo invece si possa ritrovare un tempo bello da trascorrere, altrimenti perduto.
Colgo un comune denominatore tra tutte le sue molteplici e poliedriche attività, forse non è il cibo (che vedo più come veicolo, come messaggero) ma è l’amore. Per i dettagli, per il buon lavoro, per la scoperta di nuove sensazioni, per il cibo e il suo corredo comunicativo e antropologico. I suoi racconti dedicati alla colazione, a 50 diverse colazioni in 50 diversi momenti emotivi, non parlano forse d’amore?
LR: Assolutamente sì. Cerco di trasmettere, in tutto quello che faccio, Amore e Passione, sentimenti ai quali le persone spesso non si vogliono abbandonare o che non vogliono coltivare.
Quello che cerco di far capire è che non si devono sprecare le occasioni che la vita ci mette davanti e che tutto può improvvisamente cambiare.
Consigli di #lettura per Chef, Foodies, Food Writer sul blog di @quintoquarto Condividi il Tweet“In Nuce”: sinonimo di “in embrione” oppure di “in breve”?
LR: In embrione. Da questi micro-racconti potrebbero nascere lunghe narrazioni e chissà cos’altro…
In embrione verso futuri sviluppi. Con questa illustrazione di una noce, il taglio così strano e originale del suo libro della Mauro Pagliai Editori, la scelta del colore, ho scoperto una copertina interessante sotto il profilo tattile e sensoriale. L’ho trovato subito un libro piacevole da toccare. Un caso?
LR: L’idea è dell’editore e mi piace ovvero un libro che è un pentagono, un tascabile diverso dal solito, un Non Ricettario, come recita nella prima pagina.
Sì mi ha colpito l’originalità del progetto.
Ha presente il libro “La maga delle Spezie”? Ho trovato molte affinità con i suoi racconti; insomma nel libro di Chitra Banerjee Divakaruni, la protagonista Tilo trova la spezia giusta per “curare” ciascuno dei suoi clienti. Nei suoi racconti lei, la maga fuori campo, trova la colazione giusta per tutti. Vero o Falso?
LR: Magari riuscissi ad essere così preveggente, diciamo che potrebbe essere una possibile linea conduttrice del primo romanzo!
C’è da dire una cosa però: mi piace scegliere per gli altri al ristorante, riesco a capire spesso i gusti in anticipo.
Voglio almeno essere citata nei ringraziamenti, se veramente il romanzo sposerà questo concept! A proposito: qual è la sua aromatica preferita, per lenire ogni dolore? Tiro a indovinare: la Lavanda?
LR: Bella domanda… direi che amo le aromatiche in genere e a seconda dei momenti. Forse preferisco la menta: mi piace ciò che stimola, anche se apprezzo molto la lavanda.
L’ho trovata tra i sapori di almeno due dei 50 racconti. Torniamo per un attimo alla colazione che sta tornando di moda, uno dei servizi più attesi e graditi dagli ospiti dell’hotel (dopo il Wi-Fi!). Quale approccio consiglia agli albergatori, per trovare la colazione perfetta per i propri ospiti?
LR: Negli alberghi di lusso, consiglio di farla tornare ad essere un servizio personalizzato alla carta con alternative di proposte che vadano oltre le omelette con salsicce o pancetta.
Mi piacerebbe l’idea di una bella proposta di verdure e, perché no, una zuppa calda, fresca in acidità e piccante!
Ci consigli, se le va, un paio di libri utili per le tiepide serate primaverili?
LR: Sarei per la rilettura: i classici di Simenon.
Poi la biografia di uno dei miei artisti preferiti: Pablo Picasso.
Come sa io e il collega Luca Bove abbiamo scritto un libro “Ingredienti di Digital Marketing per la Ristorazione” e la formazione è un elemento saldo della nostra attività. Nei suoi libri (le guide, i racconti con ricette, le monografiche sui vini ma anche sulle birre, questi racconti) lei fa informazione, formazione, aggiornamento anche per chi, come i nostri lettori, cucina per professione?
LR: Formare è una parte della mia professione, alla scuola alberghiera, all’università, nei corsi aziendali. Nei libri lo scopo non è specificatamente quello, penso però possa notarsi fra le righe.
Un gioco di sponda quindi. Parlando del suo blog: secondo lei formare una cultura digitale, in un mondo gastronomico così reale, così legato ai sensi ma anche alla tradizione, alla terra, alla natura, è importante?
LR: La cultura digitale e la comunicazione sui nuovi media sono essenziali, per avvicinare agli argomenti gastronomici le nuove generazioni.
Prossimi appuntamenti in cui poterla incontrare? Presentazioni, Seminari o Conferenze?
LR: Grazie per l’opportunità di lanciare i nuovi appuntamenti: presento il libro, a Firenze, sabato 20 maggio alla CoopFI di Novoli.
Lunedì 22 sono alla Feltrinelli di Via de’ Cerretani; il 6 Giugno alla libreria Todo Modo, sempre a Firenze. Poi il 16 Maggio ci vediamo a Cibiamoci Festival a Pistoia, o no!?

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I nostri lettori sono ristoratori e chef. Come possono trarre ispirazione dai suoi racconti? Ci lasciamo con qualche consiglio per loro?
LR: Più che ispirazione dovrebbero trovare rilassamento mentale, e raggiungere così l’ispirazione.
Divertitevi e capite che le idee arrivano quando uno meno se l’aspetta e che leggere, guardare un buon film, visitare mostre, andare a teatro è tra i modi migliori di alimentare la creatività.
Leggere un buon #Libro alimenta la creatività dello Chef. Condividi il TweetConclusione
Ringraziamo Leonardo Romanelli per la sua intervista incisiva e gustosa. Ci incontriamo tutti a Cibiamoci Festival?
Aspettiamo le tue domande al Romanelli critico gastronomico, giornalista alimentare e anche scrittore.
Lascia le tue impressioni, le esperienze sull’importanza della colazione o raccontaci quali argomenti vorresti toccassimo prossimamente. Partecipa al confronto: attendiamo i tuoi commenti.
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Webgrafia
- Intervista a JUST EAT – Nicoletta Polliotto
- Intervista a Cibiamoci Festival – Nicoletta Polliotto
- Intervista a Paolo Mati- Cibiamoci Festival – Nicoletta Polliotto
- Intervista a Valerio Massimo Visintin – Nicoletta Polliotto
- Intervista a Giorgio Melandri – Nicoletta Polliotto
- Colazione Asset Strategico Ristorante Alberghiero – Silvia Comerio
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Incontra lo Staff di CnR negli Speech di Maggio 2017:
Cibiamoci Festival [Neuromarketing e Menu Design]
Pistoia, Piante Mati Vivaio 16 Maggio 2017 h. 9.00
Area Didattica SoGeGross [Ingredienti Digital Marketing Ristorazione]
Genova, Punto vendita SoGeGross 22 Maggio 2017 h. 15.00- 17.00
Corso Formazione Ristorazione [Ingredienti Digital Marketing Ristorazione]
Vicenza, centro formazione Esac Creazzo 30 Maggio 2017 h. 15.00- 17.30