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Food App: Sostenibilità e Made in Italy si Fanno in Tre

Food App e News: Sostenibilità e Made in Italy

Oggi parlare di produzione sostenibile appare scontato ma non è così. Riuscire a garantire lo sviluppo economico nel rispetto del territorio, dell’ecosistema e dei produttori non è facile e per questo chi ci riesce va premiato. Nel settore del Food stanno nascendo diverse App che celebrano l’unione tra le eccellenze del Made in Italy e una filiera produttiva ecosostenibile.

L’obiettivo? Un Paese più buono, pulito e responsabile per noi e per le generazioni future. Slow Food gioca un ruolo importante nel campo dell’alimentazione sostenibile e ha cavalcato l’innovazione tecnologica con il lancio di Food App che valorizzino la produzione italiana. 

Slow Food, la Chiocciola del Buon Cibo

L’Italia è famosa per le sue eccellenze gastronomiche, esportate in tutto il mondo, e ora grazie all’astronauta Samantha Cristoforetti si trovano persino nello spazio. Un successo meritato vista l’attenzione e la cura con le quali i produttori seguono i passaggi della filiera, dalla materia prima, alla lavorazione, alla vendita del prodotto finito.

Come distinguere però i ristoranti, le aziende agricole e le realtà enogastronomiche che hanno sposato la cultura dell’alimentazione sana e rispettosa dell’ambiente da quelli che non l’hanno fatto?

Qui entra in gioco Slow Food, la lumachina più famosa di sempre, ergo l’associazione internazionale no profit il cui obiettivo è quello di ridare il giusto valore al cibo, tutelando i diritti della terra e costruendo relazioni consapevoli tra produttori e consumatori.

Quello di Slow Food è un impegno costante nella difesa della biodiversità e del diritto alla sovranità alimentare per tutti i popoli. Abitudini culinarie frenetiche e non sane dilagano in un mondo dove i fast food e il junk food la fanno sempre più da padroni: ecco quindi il bisogno di tornare alle tradizioni e di riprendere il contatto con la propria terra.

Sono molti i progetti attraverso i quali Slow Food persegue i propri obiettivi. Vediamone alcuni:

  • Terra Madre: progetto che dà voce e visibilità a contadini, pescatori, allevatori, trasformatori e piccoli produttori, per farli lavorare in condizioni migliori. Una rete di relazioni e opportunità diffusa nel mondo per progetti locali di tutela e sostegno dei produttori.
  • Orti in Condotta: avvicina scolari e famiglie alla cultura alimentare. La coltivazione dell’orto come strumento didattico per favorire la conoscenza del territorio, dei suoi prodotti e delle sue ricette, incontrando esperti artigiani, produttori e chef della comunità locale.
  • Presìdi Slow Food: a sostegno delle piccole produzioni tradizionali che rischiano di scomparire, delle antiche tecniche di lavorazione e del territorio. Con la Fondazione Slow Food per la Biodiversità Onlus vengono coordinati progetti che difendono le tradizioni locali, proteggono le comunità che nascono attorno al cibo e promuovono la sapienza artigiana. 400 Presìdi Slow Food in tutto il mondo e 1000 prodotti dell’Arca del Gusto – salvaguardia dei prodotti che appartengono alla tradizione e che rischiano di scomparire.
  • Slow Food Editore: pubblica manuali, saggi, guide e itinerari per diffondere il messaggio della chiocciola. Tra queste citiamo le guide Birre d’Italia, Slow Wine e la celebre Osterie d’Italia, ora divenuta anche App.

Slow Food presidia la Biodiversità e salvaguarda antichi saperi.

Tradizioni Culinarie in Tasca

L’impegno di Slow Food è diventato anche mobile, trasformando la famosa guida Osterie d’Italia in una pratica applicazione per iPhone e Android. Dalla prima App uscita nel 2012 la lumachina ha fatto molti passi avanti: da poco è uscita la nuova guida Osterie d’Italia 2015, per ora disponibile solo su App Store e compatibile con iOS 7.1 e versioni successive – costo 7,99 euro.

L’obiettivo principe della guida e della App – raccontato nel post Osterie d’Italia: l’App si fa Slow … Food – è divenire punto di riferimento per chi cerca ristoranti, trattorie, osterie e agriturismi dove mangiare i migliori piatti della tradizione. Quasi 2000 gli indirizzi inclusi, dei quali Slow Food garantisce l’elevata qualità e la presenza di prodotti autoctoni che rispecchino la tipica genuinità territoriale della cucina italiana.

Se si vuole gustare la più autentica cucina di un territorio a meno di 35 euro – vini esclusi – questa è la App ideale. C’è inoltre la possibilità di dare un voto ai giudizi espressi dalla guida e di partecipare così in modo attivo alla Food Community di Slow Food.

Da Sud a Nord, la Parola ai Food Blogger

Gente del Fud è un’altra App che ha come obiettivo la valorizzazione del Made in Italy e la promozione dei piccoli produttori locali per impedirne la scomparsa. Come anticipato in Gente del Fud, il Social Food che parte dal Sud, questa è una vera e propria community gratuita dove più di 400 food blogger segnalano e condividono con la rete i produttori, testati in prima persona.

Il progetto Gente del Fud nasce nel 2005 grazie al Pastificio Garofalo per promuovere una selezione di prodotti delle Comunità del Cibo di Slow Food e di piccole realtà campane. Sostenibilità, qualità del cibo e dell’ambiente in cui si produce, passione per la tradizione e per il buon gusto: questi sono gli elementi chiave che vengono trasmessi per salvaguardare prodotti dimenticati e il sud del mondo, non solo quello geografico ma anche quello economico.

Ciò che rende davvero speciale questa App è il contributo del Food Blogger, una figura che negli ultimi tempi si è diffusa molto per la capacità di condividere esperienze gastronomiche, coinvolgendo e appassionando gli utenti. Quelli di Gente del Fud sono veri e propri inviati speciali che diffondono la cultura del cibo italiano – oltre che suggestivi itinerari enogastronomici – e il rispetto per l’ambiente.

Mettiti al Volante della Sostenibilità

iFoodies powerd by BMW i. è una App nata recentemente con un forte obiettivo: promuovere i concetti di sostenibilità e Made in Italy mettendo a disposizione degli utenti un elenco di 1600 aziende agricole italiane che producono e vendono direttamente il loro buon cibo. Anche BMW si tinge di verde e di rispetto per l’ambiente, scegliendo produttori in linea con il concetto di Km zero selezionati da Slow Food.

Segnala sia le realtà bioecologiche e biodinamiche sia gli artigiani che hanno abbracciato la filosofia del buono, del pulito e della qualità dei prodotti e dell’ambiente, geolocalizzandole tramite le API di Google Maps con appositi marker personalizzati: cliccandovi si aprono le relative schede di approfondimento, per reperire informazioni tecniche, tipologie dei prodotti, prezzi, foto e contatti.

Le categorie sono: aceto, carne e salumi, cereali e legumi, cioccolato, conserve, dolci, formaggi e latticini, miele, olio extravergine di oliva, pane, pasta, vini e liquori.

La App è gratuita e disponibile sia in versione italiana sia inglese su App Store e Google Play.

I punti di forza sono:

  • Geolocalizzazione delle aziende agricole
  • Trova la Strada con comode indicazioni stradali
  • Ricerca aziende per vicinanza e categoria di prodotto
  • Inserimento produttori in una lista di preferiti
  • Interfaccia semplice e intuitiva

Un grande successo per questo progetto presentato nel 2013: a pochi mesi dal lancio la App era già stata scaricata da 30 mila appassionati, di cui il 60% stranieri. Ma non è tutto: l’anno scorso BMW ha premiato con l’ iFoodies Award 2014 le aziende presenti sull’App con il più alto gradimento, misurato in base al numero di cuori/like assegnati dagli utilizzatori.

Con iFoodies alla scoperta delle tradizioni enogastronomiche italiane.

Verso Expo 2015 … a Passo di Lumaca

Visto il tema di Expo 2015 – Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita – non poteva mancare una partnership con Slow Food, da sempre impegnato su questo fronte.

Il progetto è ambizioso e rispecchia perfettamente l’anima dell’evento: 8.000 metri quadri di parco, 7 grandi serre che ospitano più di 200 diverse specie e varietà agrarie, con piante da osservare, odorare, toccare e ascoltare.

Parco della Biodiversità è uno spazio sviluppato da Slow Food per trasmettere al visitatore il valore della biodiversità alimentare. Prevede un percorso a tappe per conoscere alcune filiere produttive simboliche, degustare prodotti di tutto il mondo e acquisire consapevolezza circa la necessità di adottare nuove abitudini di consumo.

Speriamo i problemi che hanno contraddistinto l’allestimento degli spazi espositivi di Expo 2015 sia foriera di risultati di qualità come è accaduto per le iniziative targate Slow Food.

Conclusioni

Il tema della sostenibilità e del rispetto del territorio è molto sentito: nel 2050 gli abitanti del Pianeta saranno 10 miliardi, quindi il problema di come usare e conservare le risorse agroalimentari in modo razionale non può più essere rimandato e le nuove tecnologie possono offrire validi strumenti.

Cosa ne pensi delle iniziative che ti abbiamo segnalato? Anche tu pensi che possano portare a risvolti positivi o stimoli costruttivi nella Ristorazione e nel tuo lavoro? Commenta il post e condividi la tua visione.

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a cura di

Silvia Candeo

Laureata in Psicologia del Marketing, mi sono appassionata di Web Psycology, Neuromarketing e Comunicazione. Interessata sempre di più al mondo del Food e del Turismo, collaboro a un progetto di ricerca con Muse Comunicazione e qui su CnR.

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