Formazione per la Ristorazione Italiana con i Magazine del Mondo HoReCa

La formazione permanente è una necessità. Competenze e abilità vanno sempre nutrite attraverso istruzione, aggiornamento e costante informazione, anche nel mondo della ristorazione.
Scopriamo fonti di pratiche, nozioni e letture utili per il nostro settore con l’aiuto di → Giuseppe Rotolo, founder e direttore Horeca Channel Italia.
Intervista
Giuseppe Rotolo è un giornalista giunto nel mondo della pubblicità per pura combinazione e, inizialmente, senza una precisa consapevolezza.
Un pizzico di incoscienza iniziale e in seguito un sempre maggiore e piacevole coinvolgimento nel mondo dei media lo hanno portato a maturare, in oltre vent’anni, diverse esperienze nel settore della comunicazione di settore.
Un mestiere che, nonostante subisca più di altri gli “urti” del cambiamento, trova ancora piacere a svolgere e che continuerà a portare avanti in attesa di scoprire cosa fare da grande.
Nel 2003 nasce la rivista Pizza&core, oggi ancora edita: pensate che sono arrivati al numero 116.
Nel 2009 lanciano il portale Ristonews, con annessa newsletter; nel frattempo nel 2007 per conto del consorzio UDIAL avviano le edizioni della rivista Drink Style (100^ pubblicazione!)
Altra data storica: nel 2020, il 25 marzo, viene pubblicato il primo video di Horeca Channel Italia, canale che comprende quasi 1000 contenuti di informazione e aggiornamento, compresi i vari format e le rubriche tematiche.
Infine, l’ultima testata nata in casa Input Edizioni (il brand che raggruppa testate, blog e pubblicazioni, ndr): la rivista Spyridon Louis viene alla luce a giugno 2021.
Buongiorno Giuseppe, siamo felici di averti finalmente con noi. Quale ritieni essere lo stato dell’arte della ristorazione italiana in questo periodo post-pandemico, con strascichi economici e di forti tensioni geopolitiche?
È ormai acclarato che la ristorazione Italiana ha saputo dar prova di resilienza durante i mesi più
duri della pandemia.
Certamente la resilienza è una virtù importante, alla quale però va unita la capacità di riflettere su quanto accaduto, leggere i cambiamenti ingenerati dalla crisi e dare risposte in linea con i cambiamenti in atto.
Colgo l’impressione che la ristorazione italiana, dopo lo shock del Covid-19, non abbia ancora intercettato un nuovo necessario percorso e fatto scelte abbastanza radicali e pertanto necessarie.
Ne seleziono una rosa da proporvi…
Una decisa svolta verso un modello di ristorazione a vocazione ambientale, mettendo in atto ogni possibile iniziativa in tale direzione.
Un uso più diffuso delle risorse tecnologiche funzionali, oltre che a ottimizzare la gestione, anche a sostenere la crescita green e poi la valorizzazione delle competenze e della crescita delle persone, anche per riavvicinare i giovani a questo settore vista la cronica mancanza di personale che affligge il comparto.
Prospettive e opportunità? Prospettive buone certamente: la gente – i consumatori – ha sempre più voglia di fuoricasa, ormai è parte del nostro modo di vivere e quindi di riflesso tante sono le opportunità che si prospettano.
La ristorazione italiana ha ancora tanto da dire, specie se saprà ricollocarsi tenendo ben salde le proprie radici, verso il nuovo che avanza e i nuovi bisogni dei consumatori: ambiente, salute, edonismo.
Raccontaci del progetto editoriale: come nascono le idee per Horeca Channel Italia e Spyridon? Quali le future frontiere? Come avete individuato il brand name delle vostre testate?
Faccio sempre molta fatica a ricordarmi la nascita di un’idea: scavo nei cassetti della mia memoria e non trovo un fotogramma dove mi rivedo mentre grido “Eureka”.
Posso dire che l’idea nasce, germoglia, poi spunta in modo molto naturale ed è la summa di diverse esperienze fatte negli anni, ma allo stesso tempo è la risposta a un momento della mia vita (come quella di tutti in quel periodo) che è stata la pandemia e le conseguenti chiusure.
Eravamo chiusi in casa, l’HoReCa sospesa, i depositi food&beverage bloccati: era il momento perfetto per comunicare in modo nuovo e diverso. Sì, il lockdown ci ha dato una mano, anzi due.
Future frontiere?… Essere sempre più smart, cavalcare ogni possibile innovazione e strumento tecnologico e magari arrivare a organizzare delle trasmissioni dedicate all’HoReCa nel metaverso.
Il brand name delle testate?… Devo confessare che sono un istintivo, per certe cose rifletto poco e mi lascio portare dal vento. Ogni brand name poi ha una storia a sé.
Pizza&core, per esempio, è frutto della lettera di un avvocato. La prima pubblicazione della testata era Pizza&Co – nome purtroppo già registrato a mia insaputa. Il legale di quella testata scrive intimando di non usare quel brand name.
Poco male, ho aggiunto la desinenza -RE ed è così nata Pizza&core, una termine perfetto per parlare di pizza e di passione per questo prodotto dell’ingegno italiano.
Horeca Channel Italia, nome poco creativo ma non voleva esserlo: piuttosto puntavo sul concetto
di autorevolezza. Ho quindi aggiunto la parola ITALIA: vi ricordate? In quei mesi (Covid-19) il tricolore era la nostra coperta.
Spyridon Louis, è anzitutto una pubblicazione dedicata alla categoria dei distributori di bevande HoReCa, con i quali ho da tempo consolidati rapporti di lavoro.
Vengo a sapere che Spyridon Louis – eroe nazionale greco vincitore della maratona delle prime Olimpiadi dell’era moderna (Atene 1896) – all’epoca, di mestiere era grossista di bevande. Per la miseria, mi son detto: se un grossista di bevande può diventare un campione olimpico, anche i miei distributori possono diventare campioni, se leggono Spyridon Louis.
La sua storia la racconto dettagliatamente nel primo numero.
Nel mondo dell’ospitalità e del convivio, quanto sono importanti informazione e aggiornamento? Quale ruolo rivestono il canale Youtube e la rivista cartacea nel raggiungere obiettivi in tale direzione?
Informazione e aggiornamento sono certamente indispensabili: più sai meglio fai, più conosci meglio decidi. La crescita professionale è il frutto di questo diktat e non si può prescindere da questo approccio.
Poi, ovviamente, ogni media assolve il suo compito con modalità diverse: dai post di poche parole, ai reel di trenta secondi, dai video di 10 minuti agli articoli di 10mila battute. Ogni format è utile per lo scopo: ogni utente si fa colpire e fruisce della comunicazione che ritiene più idonea alla sua voglia di sapere.
Da questo punto di vista il target è vario (oltre che variopinto): il mio sforzo è quello di “colpire” tutti e proporre prodotti diversi, che magari trattino gli stessi argomenti ma con stili e tecniche di comunicazione diverse.
Faccio l’esempio di Spyridon. Ogni articolo di fondo è corredato da immagini sempre molto ricercate e una citazione, così in un colpo solo accontento tre diversi soggetti:
- chi non legge, guarda le illustrazioni (qualcosa ispirano)
- chi legge poco, si sofferma sulle citazioni (una piccola scossa la danno)
- chi ha il piacere di approfondire (e dedicare 5 minuti all’aggiornamento)
Quest’ultimo nota l’articolo ben curato da Nicoletta Polliotto, lo legge tutto e alla fine si chiederà: «però, ‘sta Nicoletta, mi piace, voglio saperne di più…». Poi, quello che farà non lo so, ma l’obiettivo è raggiunto.
Parliamo ora di Digitale: oltre alla cultura di impresa necessaria in ristorazione, anche la cultura digitale riveste un ruolo rilevante. Quanto e come può svilupparsi in un imprenditore spesso prigioniero di un eccesso di operatività?
Non farei più distinzione fra cultura digitale e cultura tradizionale: tutto è cultura, fattore fondante per la ristorazione del futuro.
Non c’è scampo per chi ha falle in questo campo: se non arricchisce in maniera sistematica e continuativa le sue culture (tutte) è destinato a soccombere in un mercato dove la competizione sarà sempre più spinta.
Un mercato dove i concorrenti più agguerriti saranno le catene di ristorazione, grazie alle capacità e la preparazione dei loro manager, la loro abilità nell’adoperare la tecnologia (sia in back-office che in front-office) e alla loro forza economica.
Parliamo di Formazione: è importante per il nostro mondo? Da che parte può cominciare il somministratore? Il tempo investito è un gioco che vale la candela?
Certamente il gioco vale più della candela, molto di più, non c’è paragone.
Da dove cominciare? Dall’organizzazione: organizzare, ottimizzare il proprio tempo e quello dei propri collaboratori, così da trovare “spazio” per formarsi e aggiornarsi.
Il ristoratore, lo sappiamo, è prigioniero del suo locale, chiuso in una gabbia dove lavora a ritmi assurdi. Prima mentalmente, poi fisicamente, deve uscire da questa gabbia, altrimenti dentro ci resterà.
Progetti con cui ci stupirai nel prossimo futuro?
Mi piacerebbe creare delle trasmissioni nel Metaverso e, tornando nell’Universo, organizzare eventi in presenza: potremmo chiamarli gli Spyridon Day.
Qui adunare tutti i follower di Horeca Channel Italia e stupirli con esperienze formative e motivazionali che portino a capire meglio chi si è e dove si vuole andare, un viaggio verso il nuovo che potrà essere guidato dai tanti amici (docenti, formatori, giornalisti, analisti, esperti di settore) con i quali ho il piacere di condividere l’avventura di HCI.
Bella sfida, alla quale sicuramente non mi sottrarrei. Dove possiamo incontrarvi o seguirvi anche per restare aggiornati sulle vostre novità?
Questo non ve lo dico, dovete impegnarvi per scoprirlo… :) Aiutiamo solo con qualche piccolo suggerimento:
- Horeca Channel Italia – Youtube e Facebook
- Canale dedicato alle News per la Ristorazione
Grazie ai lettori per la loro costante attenzione e a Comunicazione nella Ristorazione per aver dato spazio ai miei pensieri e progetti.
Conclusione
Ringraziamo Giuseppe Rotolo e il prezioso lavoro di divulgazione e aggiornamento che svolge attraverso le proprie testate. Parla direttamente con l’esperto, per ottenere approfondimenti e segnalaci temi che gradiresti affrontare e approfondire oppure, se vuoi, raccontaci la tua esperienza.
Continuano i nostri appuntamenti editoriali e gli approfondimenti dal mondo del food e dell’accoglienza ristorativa, con un’attività senza soste per garantire un approfondimento settimanale, un report o un’intervista, al fine di accompagnarti in quella che si preannuncia la rinascita, se pur tra varie difficoltà, della ristorazione italiana.
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