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Intervista a Davide Dattoli per le 10 Candeline di CnR

Intervista a Davide Dattoli per le 10 Candeline di CnR

Luglio 2010, il web permeava già le nostre vite. Tre anni prima avevamo fondato Muse Comunicazione puntando sul Turismo Digitale.

L’incontro con il blog CnR – Comunicazione nella Ristorazione fece scattare una scintilla. Concepire il Food come cardine dell’accoglienza, valutando tecnologia e digitale quali coordinate essenziali per il suo successo.

Raccontiamo questa scoperta con → Davide Dattoli, Fondatore di Talent Garden… E non solo!

Bio di Davide Dattoli

Davide Dattoli, è fondatore e CEO di Talent Garden, la più grande piattaforma in Europa di networking e formazione per l’innovazione digitale. Con 23 campus in 8 Paesi (Albania, Austria, Danimarca, Italia, Irlanda, Lituania, Romania, Spagna).

Combinazione inedita di campus di coworking creativi, scuola dell’innovazione ed eventi di settore dedicati alle nuove tecnologie. Il progetto crea luoghi stimolanti per sostenere, nella loro crescita, i talenti del digitale e connetterli a livello globale.

Davide è stato nominato da Forbes tra i «30 under 30» più influenti nel settore Tecnologia e, da Wired, uno dei «TOP 5 innovatori» in Italia.

È membro di Endeavor, realtà che seleziona i migliori imprenditori a livello globale, del board di Be Consulting, uno dei più grandi gruppi europei di consulenza nel mondo finanziario, di Digital Magics, il più grande incubatore di startup in Italia, e della Fondazione IEO, organizzazione che supporta l’ospedale fondato da Umberto Veronesi.

Prima di fondare Talent Garden, Davide inizia la sua carriera con diverse esperienze nel settore del Digital Marketing come consulente di strategie digitali per il gruppo Condé Nast.

Intervista

Abbiamo conosciuto Davide Dattoli 10 anni fa, quando iniziammo a collaborare per l’allora blog «Comunicazione nella Ristorazione», da lui fondato poco prima.

Da quel momento, e con il successivo passaggio di consegne, CnR è diventato parte della nostra vita, del nostro lavoro, ininterrottamente.

Ogni giorno, ogni settimana, ogni istante sono stati dedicati alla ricerca, lo studio, l’analisi, la progettazione, l’elaborazione di dati, la lettura, la scrittura, il racconto, la formazione, l’affiancamento, il coaching, la consulenza, il testing, le riflessioni, la condivisione di saperi, l’individuazione di eccellenze e di talenti per gli operatori della Ristorazione.

Ciao Davide! Grazie per il tuo tempo e bentornato su CnR. Provo una grande gioia nel ritrovarti 10 anni dopoCome stai e come stanno andando le cose in questa Fase 3 di riapertura e ricostruzione?

Davide Dattoli: Buongiorno e grazie mille per l’ospitalità sul tuo blog. Mi ritengo molto fortunato, sul piano personale, perché in salute non sono stato toccato nei miei affetti più cari.

Anche dal punto di vista professionale non posso di certo lamentarmi. La “pausa” imposta dal Covid-19 si è tradotta in un’opportunità di crescita e di sviluppo di nuove idee.

Il digitale, da potenzialità, è diventato realtà. Gli anni avvenire rappresentano una grande sfida per tutte le aziende che dovranno cambiar pelle e adeguarsi a questa nuova normalità… Nuove realtà nasceranno.

Ricordo con piacere quando ci siamo conosciuti. Ci piacque la tua linea editoriale. Poco tempo dopo consegnasti a noi il timone di CnR, per il quale ti ringrazio moltissimo. Eri già partito, nonostante la giovane età, con il progetto Talent Garden. Ti va di raccontarci il tuo percorso da allora?

DD: Eh sì… In questi quasi 10 anni ne sono successe di cose, hai ragione.

A dicembre 2011 ho fondato Talent Garden a Brescia. Oggi conta 23 sedi in 8 Paesi europei. Avevo 21 anni, vivevo appunto a Brescia e collaboravo con una grande società editoriale.

Attorno a me vedevo, da un lato tantissimi giovani talenti in fermento, portatori di innovazione, dall’altro aziende che ne avevano bisogno, per dare un boost al proprio business.

Ho intuito che fosse utile e necessario creare un ponte tra questi due mondi. Così ho creato Talent Garden. Un coworking, un luogo fisico di connessione, di incontro.

Poco dopo, altri giovani imprenditori si sono uniti a me. In poco meno di 4 anni eravamo presenti in 10 città italiane e 3 all’estero (Barcellona, Tirana, Kaunas). Nel 2015 abbiano poi aggiunto un altro pezzo al business: abbiamo lanciato la Talent Garden Innovation School.

Quindi, non più solo spazi di coworking e eventi ma luoghi nei quali formarsi. Formazione per i giovanissimi, in quelle che sono le nuove professioni digitali più richieste dal mercato, e formazione per i professionisti in un’ottica di upgrade delle proprie competenze e di reskilling.

Il nostro motto è: non formiamo disoccupati. Omologare il nostro catalogo formativo sarebbe un errore.

La formazione continua, ormai è imprescindibile nella vita di ognuno di noi. Deve essere veloce. Il mercato del lavoro è in continua evoluzione, pensare di rimanere fermi nel proprio ruolo tutta  a vita, pensare di non aver bisogno di nuovi pezzi di conoscenza, significa far morire se stessi come professionisti e far morire le proprie aziende.

Abbiamo aperto la prima sede della school a Milano, poi a Roma e Torino.
Nel frattempo tra il 2017 e il 2019 abbiamo inaugurato in Danimarca a Copenaghen, in Irlanda a Dublino, in Austria a Vienna e ancora in Spagna a Madrid.

Oggi siamo qui, nel pieno di una crisi globale che ci ha rallentati, in un primo momento. Ora, però, ci sta facendo correre più veloci di prima.

Ci racconti l’amore per Food e Ristorazione che ti ha guidato dalla fondazione del nostro blog, fino ad arrivare al “Talent Garden Isola”, dove modelli innovativi incontrano il FoodTech?

DD: Sai qual é il mio sogno nel cassetto? Fare il pasticcere in Giappone per 6 mesi, imparare a cucinare tutti i dolci a base di azuki!

Sono figlio di ristoratori. Avendo ancora oggi il Ristorante Carlo Magno a Brescia, posso dire di essere nato in questo mondo. La mia famiglia mi ha trasmesso questa passione: far stare bene le persone. Creare delle esperienze che siano più che piacevoli: uniche.

Il food è uno dei settori di business più tradizionali. Sono anni che si parla di portare, non solo le startup, ma il digitale in questo settore strategico.

Finora, però, le iniziative si sono concentrate per lo più su operazioni di marketing e di e-commerce. Questo centro vuole invece essere più ambizioso.

Il FoodTech è la tecnologia più antica del mondo, la storia dell’uomo è avanzata evolvendo i processi e le tecniche di produzione. Oggi il tema non è più solo dar da mangiare a tutti ma farlo senza distruggere il pianeta.

Nel 2050 sulla terra ci saranno quasi 10 miliardi di persone e lo sviluppo come è stato interpretato fino ad oggi, non è più sostenibile. Per questo, come attori attivi dell’ecosistema di innovazione e del digitale, abbiamo deciso di investire in questa direzione e aprire un campus a Milano dedicato a queste tematiche.

Il nostro obiettivo è quello di contribuire a colmare il ritardo culturale che esiste in Italia sul tema dell’innovazione digitale. Ciò rende difficile il dialogo tra le grandi corporate del food e le startup del settore o il favorire l’interesse degli investitori.

TAG Isola: Coworking per il FoodTech
TAG Isola: ricerca, innovazione, confronto nel Food Tech.

Cosa è successo a Davide e a Talent Garden durante la pandemia e come tutto ciò condizionerà il tuo futuro e quello del tuo progetto?

DD: È il tempo il concetto su cui sto più riflettendo. Prendevo 100 voli all’anno e, oggi, mi chiedo se ne valesse davvero la pena. Ho sempre pensato di sì, perché è innegabile il valore del rapporto umano che solo la presenza fisica può assicurare. E lo credo ancora.

Ma conta anche la qualità del tempo passato insieme. A volte correvo da una città all’altra solo per un appuntamento di un’ora… Aveva davvero senso?

Abbiamo milioni di strumenti che ci permettono di poter lavorare da remoto. Siamo cambiati e ora possediamo una maggiore empatia, una sensibilità diversa e siamo in grado di svilupparla meglio sia offline che online.

Le crisi disegnano da sempre nuovi scenari oltre che modelli di consumo. Questa crisi non sarà da meno. Per noi non si tratta solo di fare business ma di sostenere la nostra comunità allargata in questo momento difficile.

Ritengo che la pandemia porterà a un’accelerazione del modello del co-working, con tutti i vantaggi connessi. In piena emergenza si è fatta strada la necessità di lavorare con maggior flessibilità.

Sebbene, la sicurezza sia diventata un fattore cruciale nei luoghi di lavoro, le persone non vogliono più lavorare in luoghi affollati, ma desiderano far parte di una comunità per sviluppare un networking più strutturato e variegato: un grande cambiamento nella domanda, una grande opportunità di crescita.

Su che cosa abbiamo o avremmo dovuto riflettere durante questo accadimento epocale?

DD: Dobbiamo riflettere su fatto che non sia giusto sperare di voler tornare al mondo come era prima. Le crisi appunto ridisegnano nuovi scenari, permettono di mettersi in gioco, ridisegnano nuovi modelli.

Sia dal punto di vista personale che di business, penso che ognuno di noi abbia riflettuto molto. In particolare, sulla qualità delle relazioni e del lavoro. Una nuova modalità che deve essere guidata da obiettivi e non dal tempo passato in ufficio.

Cosa immagini cambierà per il tuo progetto ma anche per il tessuto economico e sociale del nostro paese?

DD: Per quanto riguarda Talent Garden una delle sfide maggiori è stata ridefinire il layout degli uffici. Non è semplice riprogettare uno spazio fisico che una volta mirava a riunire le persone e che ora, in un’era post-pandemia, deve incoraggiare il distanziamento sociale.

Il coworking è per natura flessibile, caratteristica che ci garantisce la possibilità di adattare nuovamente gli spazi, qualora si rendesse necessario.

Anche se lo Smart Working e il Remote Working sono diventati parte della nostra quotidianità, l’ufficio è ancora il luogo prediletto di team e organizzazioni.

Nel prossimo futuro integreremo sempre di più soluzioni tecnologiche contactless per dare vita a veri e propri smart office, garantendo il bisogno di sentirsi parte di una community e ripristinando il senso di appartenenza, un’occasione per creare scambi di valore tra i membri, per condividere esperienze ed esplorare.

Ed è questa la direzione dove dovrebbe spingersi ogni spazio di lavoro per incoraggiare nuove relazioni e svolgere le attività più strategiche.

È cambiato o dovrebbe cambiare l’atteggiamento dei ristoratori nei confronti del Digitale?

DD: Io penso che sia assolutamente cambiato: i ristoratori hanno dovuto reinventarsi, mettendo in discussione i propri modelli di business e la maggior parte ha colto l’opportunità e lo sta facendo molto bene.

Vedo che in molti hanno diversificato la gamma di prodotti e servizi per ampliare il proprio posizionamento, facendo leva anche sulla digitalizzazione.

Ho visto Bar sprovvisti di ecommerce o delivery che ora si stanno attrezzando, perché nel periodo del lockdown sono riusciti ad avere comunque un buon fatturato grazie alla vendita di etichette.

L’introduzione di soluzioni tecnologiche può favorire le riaperture delle attività fornendo un servizio molto più fluido e sicuro ( es. prenotazioni online, consultazione dei menu tramite QR code).

La presenza digitale diventa leva fondamentale che permette di mantenere il rapporto e la comunicazione tra i ristoratori e i clienti, i quali possono trovare facilmente su qualsiasi dispositivo tutte le informazioni utili del locale. Quindi, non interrompere la relazione con i clienti.

TAG Isola: Spazio Eventi e Formazione con Ferran Adrià
TAG Isola: Nuovi Chef e Ristorazione (in foto: Ferran Adrià).

Vuoi salutare i tuoi lettori? Anche se oggi sono i nostri, è un po’ come se ancora ti appartenessero, per lo meno affettivamente. Qualche consiglio?

DD: Due consigli. Il primo: People First. Pensate alle persone, prima di tutto quelle che lavorano con voi e poi i vostri clienti. Mettere nelle condizioni i primi di svolgere il proprio lavoro in maniera ottimale e serena avrà grandissime ripercussioni sull’esperienza dei clienti.

Il secondo è: ricordatevi dell’importanza dell’esperimento. Sperimentate, non frenate le idee che vi vengono in mente, anzi realizzatele velocemente. Piuttosto, potrete correggere il tiro ma avrete immagazzinato l’esperienza utile per avere successo poi.

Sono felice del tuo successo, in modo totale e incondizionato. Cosa ti senti di consigliare a me?

DD: Quello che ti ha sempre animato è la passione per questo mondo oltre a essere il tuo lavoro. Questa è la tua forza, credo che il futuro sia questo unire passione e competenze per costruire la propria vita.

Questo blog è il simbolo del non lavorare solo per il business ma per lasciare anche un segno.

La ristorazione italiana sarà fortemente impattata nei prossimi anni, per il Covid-19, per la digitalizzazione e la conseguente evoluzione dei consumi.

Questo blog deve crescere per aumentarne la diffusione, per diffondere la cultura dell’innovazione nella ristorazione, l’unico modo per non far fallire migliaia di piccole attività.

Grazie per attenzione e disponibilità e… Buona ripartenza a tutti!

Conclusione

Bello incontrare Davide Dattoli per “rivangare” e parlare dei suoi nuovi successi. Un abbraccio a Davide e lunga vita e prosperità al nostro blog. Scrivi le tue opinioni, le domande e le curiosità da evadere, per migliorare e far crescere il nostro spazio di condivisione.

La nostra rassegna di incontri e interviste, per confrontarci con le diverse esperienze e strategie da adottare nel post Covid-19, continua… Resta in contatto, diffondi i contenuti e contribuisci alle nostre discussioni.

Proponi la tua esperienza, offriti volontario per raccontare la tua storia, suggerire nuove interviste o recensioni.

Consulta gli eventi del nuovo Digital Food Marketing Lab, percorsi di formazione verticali e immersivi, che si sono spostati online.

Nasce → DFMLab Academy Online

Online, un ciclo di giornate formative dedicate alle nuove opportunità del digitale e sociale per Food e Ristorazione. Il coronavirus ci ha “sfrattati“ dai luoghi d’incontro fisici ma… Noi ci siamo trasferiti online con giornate di lezione, simulazioni, esercizi e tanto coaching.

Progettato da Muse Comunicazione per Food Makers e Operatori dell’Accoglienza, coordinato da Nicoletta Polliotto.

I migliori specialisti del settore ti aspettano per affrontare tematiche verticali in Full Immersion Day, su piattaforma online, comodamente collegato da casa.

Eventi Librari e Seminari in Italia

Incontraci per discutere vis-à-vis di temi contenuti nel libro. Consulta gli eventi sulla pagina Facebook oppure contattaci per una presenza anche nella tua città.

SEMINARI E LEZIONI ONLINE

Corso Food Content Marketing [Corso Esac Formazione]* Online
Online, 6-7 luglio 2020 h. 09:00-13:00

EVENTI ONLINE

Pensieri Balenghi [VideoLezioni].
Le video lezioni in pillole ora anche su YouTube, ogni Mercoledì h.11:00, in replica ogni giorno in mattinata sulla pagina Facebook di Muse Comunicazione.

Prossimi eventi: in definizione…

N.B. Condividi aspettative e bisogni su Turismo e Ospitalità nella pagina della nostra: Collana DMT – Digital Marketing Turismo.

a cura di

Per la rubrica Ricetta del Successo

Nicoletta Polliotto

Chef di Cucina per Muse Comunicazione®, Web Media Agency specializzata in analisi, pianificazione e realizzazione di progetti di promozione on-line per il Food&Wine, il Turismo e le PMI.

Seguimi su → twitter facebook google+

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