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Winelivery: Consegna Vino a Domicilio alla Giusta Temperatura

Winelivery: Consegna Vino a Domicilio alla Giusta Temperatura

Food Delivery in crescita costante, riflesso della confidenza che sempre più italiani riversano nei confronti dell’e-Commerce. Nonché risposta a nuovi bisogni e abitudini nel consumo alimentare dei nostri connazionali.

Dall’esigenza di consumare cibo nel luogo desiderato e nell’orario gradito, nascono nuove start-up per sopperire all’aumento del numero di consegne, con idee creative e inaspettate. Intervistiamo → Andrea Antinori, la co-founder di Winelivery.

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Ogni parte del sistema di comunicazione, promozione e vendita dell’offerta è raccontata con semplici how-to-do, conditi con buone pratiche, interviste agli specialisti, testimonianze di brand del food e dell’accoglienza ristorativa. Pratici spunti da applicare subito in cucina e in sala.

Nel capitolo 11 si parla di Sales e Opportunità Digitali. Il concetto di Pensare Differentemente non è mai stato così adatto come nella ristorazione dei primi decenni del 2000. Ampliare metodo di comunicazione, promozione e vendita parte da un’analisi e un ripensamento dell’offerta. Come dei servizi digitali che possono venire in aiuto.

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Storia di Winelivery

Winelivery nasce dall’idea e dalla creatività dei suoi due co-founder.

Andrea Antinori – Marketing Manager & Founder
Dopo essersi laureata in Fisioterapia e aver lavorato come fisioterapista, ha iniziato a collaborare con l’università degli studi di Pavia come tutor per gli allievi della scuola di specialità e correlatrice per le tesi di laurea. Avendo fondato Winelivery, la necessità di studi accademici più correlati al nuovo business l’hanno portata a iscriversi e conseguire un Master in Luxury Goods Management.

Andrea ha speso la sua vita tra Europa e Americhe, esperienza che le ha fornito un background invidiabile dal punto di vista sociologico e la conoscenza di quattro lingue. In ambito marketing è riconosciuta come esperta SEO e SEM, a tal merito invitata come speaker in differenti eventi sul tema.

Francesco MagroCEO & Founder
Dopo la laurea in Management all’Università Bocconi, studi di perfezionamento presso Mannheim Business School e la triennale presso la statale di Milano, Francesco ha posto le basi della sua carriera in BTO S.p.a., iniziando il suo percorso come Innovation Consultant, fondando successivamente una startup interna all’azienda: Btech.

Dal 2016 è il CEO di Winelivery e collabora con realtà come Starboost Srl, in veste di Senior Advisor.

Intervista

Dal classico delivery alla Just Eat, che fornisce visibilità e strumenti di vendita al servizio tutto incluso di Deliveroo, sino ad arrivare ad Amazon e Uber i quali, provenendo da altri core business, si spostano sulla consegna del cibo a domicilio: il mondo del delivery alimentare sta cambiando rapidamente

Abbiamo intervistato la co-founder di un sistema innovativo, per comprendere meglio il loro progetto e le opportunità che si prospettano per il mondo della ristorazione italiana, perché Winelivery è un’interessante start-up sia B2C (e noi l’abbiamo testata!) sia B2B. Scopriamo insieme i dettagli di una piattaforma attiva su Milano, Torino, Bergamo, Bologna e ora anche Firenze.

Buongiorno e grazie per aver dedicato il tuo tempo a questa chiacchierata. Se dovessi raccontare, con una manciata di parole, cosa significa oggi lavorare nel food, cosa diresti? Qual è l’illuminazione che ha dato origine al vostro portale?

AA: Noi siamo distributori di Vino e altri alcolici di alta qualità e posso raccontarvi com’è nato Winelivery.

Il nostro portale nasce da una serata tra amici, quando una cena tra valtellinesi è finita perché lo era anche il vino. Questa evenienza ha spinto due dei commensali, io e il mio attuale socio Francesco Magro, a interrogarci se non fosse il caso di approfittare di una fetta di mercato che ancora non era stata esplorata: la delivery a domicilio di bevande alcoliche.

Forti del successo di questo tipo di attività oltreoceano non abbiamo lasciato che l’idea rimanesse semplicemente tale e da qui nascono Winelivery, il sito e l’app.

Web App — winelivery.com

Smartphone App — Android / iOS

Winelivery: Founders Andrea e Francesco

Founders di Winelivery: Francesco Magro e Andrea Antinori.

Da quale idea o bisogno nasce il vostro portale? Cosa vi ha fatto comprendere che il mondo fosse pronto per il vostro nuovo progetto?

AA: Come accennavo sopra, nasce in risposta a una necessità evidenziatasi in una delle tipiche occasioni d’uso in cui Winelivery può essere utile: cena pronta e manca il vino, o addirittura quando il vino finisce prima del dolce.

#FoodDelivery per il Vino? Si può fare sia B2B sia B2C con @winelivery Condividi il Tweet

Nuove abitudini di ricerca e di acquisto creano nuove aspettative. Queste si traducono in relazioni rinnovate e in un customer journey rivoluzionato rispetto a qualche anno fa, grazie a mobile e social media. Cosa possono fare i ristoratori per non perdere il treno?

AA: Prima di tutto devono imparare a creare un rapporto diretto con i propri clienti tramite i tanti canali oggi a disposizione, sia online sia offline, rendendo anche l’esperienza pre-cena/pranzo più interattiva possibile. Basta menu statici in PDF che spesso non corrispondono più da anni alla reale proposta del locale (e alle esigenze degli utenti, ndr).

Un altro asset è offerto dalla food delivery: non bisogna confinarsi all’interno delle mura del proprio ristorante.

Cosa ancora più importante, i ristoratori devono imparare a gestire anche i feedback negativi, evitando che si trasformino in disastri mediatici. Con una buona gestione, anche le critiche peggiori possono trasformarsi in opportunità. In fin dei conti, è da tempi immemori che: «sbagliando si impara!».

L’e-Commerce del Food sta crescendo capitanato e trainato dalle vendite del prodotto-vino. Il pubblico è maturo anche per il delivery della bottiglia secondo voi?

AA: Il Pubblico sta maturando. Specialmente in grandi metropoli, come Milano o Torino, l’acquisto di beni enogastronomici è sempre più in crescita, perché va a soddisfare una necessità vitale: il risparmio di tempo.

Quando la vita è costretta da orari di lavoro importanti e traffico imponente non c’è cosa migliore che poter dedicare più tempo a se stessi e l’e-Commerce di cibo/vino permette di fare esattamente questo, evitandoti di spendere ore in coda, in macchina o alle casse del supermercato.

Fortunatamente le vendite di vino online crescono in Italia con un ritmo interessante ma ancora lentamente, rispetto a quello che accade in altri paesi, Germania su tutti. Questo ci dà grandi speranze per il futuro di Winelivery che si vede un po’ land rover nel settore.

Noi vogliamo proporre un modo per soddisfare una necessità dei nostri clienti: quella di ricevere, a casa, la bottiglia per la serata, proprio quella che deve arrivare in tempo e possibilmente già a temperatura! Una necessità specifica che nessun altro è in grado di soddisfare.

#WineDelivery è un'opportunità, crescono #eCommerce di #Cibo e #Vino @winelivery Condividi il Tweet

Ricordiamo un progetto che non ha avuto esiti brillanti ma che ci piacque moltissimo. Circa un paio d’anni fa nacque Drinkvery a Milano, che in 29 minuti portava in casa l’occorrente per preparare un drink da paura. In cosa differisce il vostro progetto? 

AA: Ci prendiamo un minuto in più?… ;)

Scherzi a parte, il nostro focus è il vino e non i drink o cocktail. Nel nostro caso birre, superalcolici e cocktail rappresentano una parte “marginale”. Il consumo di vino è molto più trasversale: noi serviamo giovani e professionisti. Il mercato dei cocktail è necessariamente più ristretto.

Pensate che la Digital Disruption abbia investito anche le metodologie distributive del mercato agro-alimentare o soltanto l’aspetto comunicativo e promozionale?

AA: Nel mondo del vino stiamo arrivando pian piano a nuove abitudini di acquisto, per ora soprattutto sotto l’aspetto comunicativo e promozionale.

Quando le cantine capiranno che, oltre a fare Brand Awareness, tramite la rete si può anche vendere… Finalmente le cose cambieranno.

A chi può essere utile la vostra piattaforma? E perché?

AA: Al professionista che ordina dall’ufficio, all’appassionato di vino che vuole offrire una bottiglia a un amico, al ragazzo che organizza l’aperitivo con gli amici.

Abbiamo clienti molto diversi, con esigenze e capacità di spesa molto differenti. Il nostro servizio di base è utile a coloro che amano il vino, a coloro che amano regalare il vino e anche a coloro che fanno fatica, per questioni di tempo o pigrizia, a raggiungere un enoteca per potersi godere un buon calice in compagnia. In più da noi l’ordine minimo è di soli 10 euro.

Come già detto Winelivery è utile a tutti coloro che amano il vino e non hanno tempo per potersi comprare una buona bottiglia in enoteca, è utile a chi vuole fare un regalo all’ultimo minuto o, semplicemente, a chi non ha voglia di uscire nel traffico della metropoli o mettersi in coda al supermercato per acquistare una bottiglia di bollicine, dovendo aspettare anche che si raffreddi.

Winelivery e Tecnologia: quali le innovazioni in termini di modalità di consegna?

AA: Il processo di consegna con Winelivery parte dal momento in cui si schiaccia «Acquista» sulla nostra app o sul sito.

All’istante riceviamo l’ordine e i nostri responsabili si occupano di affidare le preziose bottiglie ai driver che in un battibaleno arrivano a casa dei nostri clienti. Niente di nuovo, ma è un processo studiato al secondo per non deludere le aspettative. Specie se si considera che tutto arriva alla giusta temperatura!

Winelivery e Customer Experience: cosa aspettarci per il 2019?

AA: La consegna a domicilio di vino esiste da prima che ci fosse internet. Cosa possiamo migliorare? Forse la conoscenza.

L’obiettivo è rendere sempre più immersi nell’esperienza d’acquisto tutti i nostri clienti, convogliando sulle nostre piattaforme più informazioni possibili relative al vino proposto, compreso un sommelier online.

News o tendenze Beverage a cui dobbiamo fare particolare attenzione in questa fase dell’anno in cui il consumo di vino e alcolici cambia e aumenta, avvicinandosi le festività natalizie?

AA: Questo è l’anno del GIN. Tutti impazziscono per i gin particolari e meno commerciali. Non si accontentano di una classica tonica per mixarlo. Ogni gin richiede la sua tonica.

Tra i vini… Non è una tendenza per l’anno prossimo ma una ormai consolidata: Vini Bio e Biodinamici.

Questa domanda ricorre in ogni intervista: quale consiglio di buona lettura o film imperdibile?

AA: Sicuramente una lettura che consigliamo è: Digital Food Marketing. Guida pratica per ristoratori intraprendenti. :)

Lato cinema, consiglio: Somm, film-documentario pieno di dedizione e passione per il vino.

Suggerimenti per Ristoratori e Chef che ci stanno leggendo?

AA: Un consiglio che possiamo dare è quello di seguire il buon senso e ascoltare, ascoltare molto, perché il risultato di azioni frutto di attenzione alle circostanze è sempre migliore di quello ottenibile fidandosi solo del proprio pensiero.

Detto in parole povere: guardarsi attorno, vedere ciò che è bello, prenderne spunto e farlo meglio!

Tra gli eventi del vino, in Italia quello per eccellenza è Vinitaly: una vetrina eccezionale per capire cosa bolle in pentola e che cosa si berrà nei mesi successivi.

A parte la grande Fiera di Verona ci sono tanti piccoli eventi spot a cui è un piacere partecipare: Bottiglie Aperte, Carrowine, la Boccaccesca a Certaldo… Dovunque si parli di cibo e di vino passeggiare è un piacere e, soprattutto, può sempre essere una buona occasione per sbirciare e raccogliere ottimi spunti. Ovviamente Cibiamoci Festival di Firenze, in cui sicuramente ci incontreremo.

Vi piacerebbe tornare su CnR – Comunicazione nella Ristorazione a inizio 2019 per raccontarci tendenze, mode e previsioni per il prossimo anno?

AA: Perché no! È sempre un piacere poter condividere le proprie visioni con esperti del settore. Chi lo sa, magari potremo essere utili e veder nascere interessanti collaborazioni. Per ora, grazie per l’intervista.

Conclusione

Da parecchie settimane ci occupiamo di Food Delivery e di nuove piattaforme. Crediamo molto nelle opportunità che un abile mix di Tecnologia e Strategia Digitale è in grado di apportare all’attività ristorativa. Non dimentichiamoci che Winelivey è uno strumento ideale per il ristoratore: vuoi confrontarti con il nostro esperto per ricevere ulteriori ragguagli?

Potrebbe essere utile un servizio di consegna (B2B) in ristorante di un’etichetta terminata o particolare (senza pertanto gravare sulla vostra giacenza di magazzino), pronta da portare in tavola alla giusta temperatura?

Approfondisci gli spunti che abbiamo tracciato nell’intervista odierna, nel libro: Digital Food Marketing. Guida pratica per ristoratori intraprendenti. Approfitta della presenza dei nostri ospiti per raccontarci il tuo parere o porre domande mirate. Lascia un commento e inizia una bella discussione: aiuta la community a trasformare in racconto gli argomenti più rilevanti.

Stiamo lanciando i vari temi contenuti nel nuovo libro. Tu quali preferisci?

Eventi Librari in Italia

Incontraci per discutere vis-à-vis di temi contenuti nel libro. Consulta gli eventi sulla pagina Facebook dedicata:  scoprirai che non si finisce mai di imparare.

SEMINARI

Digital Food Marketing Ristorazione [Corso Manager Ristorazione]
Cologno, ALMA Scuola internazionale di cucina italiana 22 ottobre 2018, h. 10:00-13:00

Content Marketing per il Food [Corso per Ristoratori]
Vicenza, Esac Formazione 5 novembre 2018, h. 9:00-16:00

11 Passi per Ristoratori Intraprendenti [Speech ]
Firenze, Cibiamoci Festival 21 novembre 2018, h. 10:00-11:00

Prossimi incontri, da definire: PordenoneIvrea,  TorinoModenaRoma, Brescia, Varese, Venezia, Bergamo…

a cura di

Nicoletta Polliotto

Chef di Cucina per Muse Comunicazione®, Web Media Agency specializzata in analisi, pianificazione e realizzazione di progetti di promozione on-line per il Food&Wine, il Turismo e le PMI.

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