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Il Food 2.0 in Puglia prende… New Directions

Food 2.0 in Puglia - New Directions

Dopo alcune settimane di analisi di nuovi Tools e App dedicati al Cibo, rieccoci a parlare di storie di ristorazione e di progetti avventurosi. Un’altra intervista ed un’altra esperienza con il web, nel nostro appuntamento su “La Ricetta del Successo On-Line”. È la Storia di un’idea, di un bisogno che si tramuta in progetto, unendo professionisti diversi in un unico obiettivo: raccontare il cibo. Condivisa da Muse Comunicazione®.

Dalla Puglia con Ardore: Food Revolution che sa di Tradizione

Nome: (Nick) Nicola Difino
Età: 45
Nascita: nato come tutti gli altri, ma in Puglia  :)
Nome del progetto: New Directions
Location del progetto: Italia
Segni Particolari: Sociale, Innovativo, Informativo… troppo figo

Ecco il “documento d’identità” di Nick Nicola Difino e dei suoi progetti, ma scopriamone insieme genesi e dettagli.

Dal Fooding Sociale alle New Directions della Ristorazione

Abbiamo conosciuto Nick ovviamente sui Social Media, conversando in alcuni gruppi di discussione su Facebook, colpiti dai suoi progetti, quali Fooding Social Club. E ci è venuta voglia di conoscerlo meglio.

Da qui sono partiti i soliti contatti (mail, chat e post sui Social!) per approdare a questa conversazione che condividiamo con i lettori della Rubrica “La Ricetta del Successo On-line”… augurandolo a Nick e a tutti i progetti pugliesi.

MUSE: Buongiorno Nicola, ci racconteresti come nasce il tuo progetto? Perché non partiamo dal nome che avete scelto per rappresentarlo?

NICOLA: Buongiorno a te e agli utenti di Comunicazione nella Ristorazione! :)

Cominciamo da Fooding Social Club, che è un progetto prima ancora di essere un brand.
Il nome racchiude perfettamente la nostra mission: Fooding da Food = Cibo e il suffisso ING che determina un’azione, quindi CIBANDO o FARE CIBO, il cuore del Cucinare, insomma. E poi Social Club che rappresenta la sua anima conviviale.

Infine arriva New Directions, ma ve ne parlo dopo.

Il progetto nasce nelle cucine dei Centri di Salute Mentale di alcuni quartieri di Bari dove io e Emanuele Triggiani abbiamo tenuto corsi di Cooking Therapy. L’idea aveva un’altra forma all’inizio, perché voleva operare nel campo sociale per il reinserimento degli utenti nel mondo del lavoro, poi, per motivi burocratici è divenuto un luogo di incontro più ampio e meno settoriale – anche fisico perché ho aperto la mia casa, il Fooding Loft – per lo scambio di cene e mini corsi di cucina per creare un social network a tavola dove discutere di cibo, arte, musica e altre cose belle.

Il nostro debutto pubblico è avvenuto a The Hub di Bari con “Presi Per la Gola – La rivoluzione economica si fa a tavola”, una provocazione lanciata per promuovere l’economia sostenibile: abbiamo invitato una nutrita delegazione di commensali, tra esperti del mondo dell’alimentazione e del giornalismo e abbiamo servito un menù con ingredienti speciali: tutti rigorosamente scaduti.

Questa operazione ha innescato processi a cui non avevamo ancora pensato: collaborazioni nel campo sociale, dello spettacolo, del turismo e del marketing. Bhè, qualcosa si era mosso, in fatto di consapevolezza.

MUSE: Cibo dalla grande forza sociale, recuperandole la valenza rituale e di “ecumenismo conviviale”. Mi sembra una visione interessante. Ma, a tuo avviso, in quale misura gli eventi possono apportare linfa vitale e stimolo all’attività della creazione culinaria e del servizio di ristorazione?

NICOLA: Con il crescente interesse creatosi intorno al cibo, la ristorazione sta cambiando radicalmente, così come nel turismo dove il viaggiatore non cerca semplicemente un posto letto ma un’intera esperienza, nel ristorante non vogliamo solo mangiare ma vogliamo conoscere e approfondire. Forti di tale dato, insieme con l’associazione teatrale SecondArea, stiamo ultimando la messa a punto del CiboRacconto, lo Storytelling del Food.

Abbiamo preso in esame la cultura contadina della Puglia e stiamo ricamando un racconto fatto di emozioni e sapori per far conoscere la storia di un popolo. Il CiboRacconto è applicabile a qualunque percorso gastronomico e arricchisce i piatti con l’informazione, la percezione, il ricordo e la conoscenza.

MUSE: Quindi mi dici che il cooking show si deve evolvere e magari entrare nei ristoranti o in luoghi in precedenza deputati ad altri ruoli?  In che misura Event Marketing ed innovazione sono un’opportunità per le aziende in questi momenti complessi e contratti sotto il profilo economico/sociale?

NICOLA: Vediamo nel foodshow la apertura di cultural business sia per i ristoranti e hotels che per le amministrazioni comunali. L’inserimento di un foodshow, sta cambiando i cartelloni degli eventi. Per estremo siamo perfino entrati nelle discoteche col progetto New Directions (con Don Pasta e Nicola Conte), un’idea radicale che cambiarà la faccia delle notti in Puglia. E perché no, potrà diffondersi viralmente in altri territori o in altre Location.

New Directions nel suo pre-serata prevede un’ora di TED seguito da un foodshow raccontato, suonato, descritto, riso, parlato.
È una serie di appuntamenti dove Fooding Social Club invita ospiti del campo dell’arte (per ora solo pugliesi, per rafforzare il Brand Made in Puglia) e insieme si parla di musica, di cinema, di cucina, di vita. Un nuovo modo di fare infotainment che serve anche anche a migliorare le abitudini alimentari e quindi sovvertire le modalità metastatiche di una economia perdente.

MUSE: Venendo agli argomenti cari a Muse Comunicazione e allineati al tema della nostra rubrica “La Ricetta del Successo On-line”, quanto il vostro progetto è Web 2.0?

NICOLA: Abbiamo un strettissimo rapporto con la rete, con lei siamo nati e dentro la rete ci moltiplichiamo.

Il web è il mezzo migliore che abbiamo a disposizione, è low cost, è democratico, arriva ovunque e produce nuovi modelli comportamentali che a noi piacciono molto. Più di così!

MUSE: Ti senti di offrire qualche consiglio e suggerimento ai ristoratori italiani che ci stanno leggendo?

NICOLA: Riteniamo che i ristoratori italiani abbiano una speciale capacità di resistere in questo momento.

Ci piacerebbe essere il loro supporto, una mano esterna che porta freschezza, novità e crea interesse. Potrebbero nascere interessanti progetti con ristoratori propensi all’innovazione e desiderosi di sperimentare nuove strategie di promozione. Di offrire una nuova Dinner Experience. Non è forse questo quello che l’avventore cerca?

Conclusioni

Grazie a Nicola Difino e alle sue idee rivoluzionarie!

Ritengo siano nati interessanti spunti, magari da approfondire con altri post o altre testimonianze all’interno della nostra rubrica. Anche tu sei d’accordo? Vuoi dire la tua?

Aspettiamo i tuoi commenti direttamente al post e  i tuoi contatti a info {at} musecomunicazione.it: costruiamo insieme le linee editoriali della nostra Rubrica!

Arrivederci  alla prossima settimana e Buon lavoro!

Leggi anche queste testimonianze e Case Histories:

a cura di

Per la rubrica Ricetta del Successo

Nicoletta Polliotto

Chef di Cucina per Muse Comunicazione®, Web Media Agency specializzata in analisi, pianificazione e realizzazione di progetti di promozione on-line per il Food&Wine, il Turismo e le PMI.

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