Perché Digitalizzare Menù e Gestione per Migliorare il tuo Ristorante?

L’autunno ha portato a una recrudescenza della diffusione pandemica e con essa nuove restrizioni. Restano invariate le soluzioni alternative per il tuo Ristorante, grazie al digitale.
Non solo il Menù ma l’intero ecosistema tecnologico può essere digitalizzato al fine di ottimizzare la produttività in ristorante. Ne parliamo con → Giuliano Vita e Marco Simonini, CEO di Dischcovery.
Storia di Dishcovery
Dishcovery è la start-up modenese specializzata in menù multilingua digitali abbinato a un software gestionale per la ristorazione, vero e proprio strumento di marketing e vendita. Nata nel 2018 dall’intuizione di Marco Simonini e Giuliano Vita, trae spunto dal know-how e dell’expertise dei due founder maturati in Cina in ambito Ho.Re.Ca e agroalimentare.
#IOSTOCONIRISTORATORI
Dishcovery è nuovamente al fianco dei Ristoratori – con altri professionisti e startup del settore HORECA – per tamponare i disagi dovuti all’emergenza Covid-19.
La piattaforma permette di digitalizzare completamente i menù dei ristoranti (delivery, take away e consumazioni servite), consentendo ai clienti di ordinare e pagare direttamente dal proprio cellulare. I menù digitali, oltre ai piatti del giorno con relative fotografie, offrono anche informazioni su allergeni, ingredienti (grazie a Wikipedia), suggerimenti in relazione agli abbinamenti vino-piatto e link a pagine di approfondimento legate alle origini delle ricette.
Dishcovery fornisce ai ristoranti un gestionale integrato che permette di organizzare il Menù, in tempo reale, su tutti i touch point digitali accessibili ai clienti. In questo modo è possibile modificare l’offerta food & beverage anche durante il servizio, aggiungendo menu speciali o degustazioni, varianti dei piatti, eventuali promozioni e molto altro.
Infine, il software permette di visualizzare dati statistici di utilizzo e controllare lo storico degli ordini ricevuti, utili per analisi di marketing e di vendite.
Puoi trovare spunti sulle sue caratteristiche nell’articolo sui menù digitali che presenta le varie offerte oggi disponibili sul mercato italiano.
Intervista
Oggi incontriamo i due co-founder di Dishcovery, una delle soluzioni più innovative, attente ai bisogni di produttività e sicurezza. Hanno ideato una soluzione di Menù Digitale, multilingua e sempre alla ricerca di innovazione, integrando altre funzioni nel lavoro del ristoratore.
Abbiamo già incontrato Giuliano Vita in una precedente intervista, all’inizio del lockdown di marzo. Vediamo con lui – e con il co-founder Marco Simonini – qualche aggiornamento relativo ai mesi trascorsi.
Buongiorno, grazie per il tempo dedicato a questa 2a intervista. Cosa sta accadendo, oggi, all’accoglienza ristorativa italiana? Recuperiamo terreno grazie a nuovi modelli distributivi e un sapiente mix di tecnologia/digitale, a fronte di una situazione sempre più asfittica. Come sta affrontato Dishcovery il periodo di emergenza sanitaria?
Dishcovery: Buongiorno… Ben ritrovati a tutti voi.
La piattaforma è cresciuta, diventando un vero e proprio gestionale per i ristoratori. Abbiamo ampliato i nostri servizi riservati a locali e clienti, proponendo offerte sempre più tailor made.
Durante la prima ondata della pandemia, Dishcovery ha focalizzato il proprio business sulla digitalizzazione dei menu per le strutture intenzionate a offrire la consegna a domicilio o il take away.
Oggi è possibile consultare il menù, effettuare l’ordine e persino pagare il conto alla fine. Questo è possibile sia in ristorante che da casa, con la funzione Delivery.
Abbiamo focalizzato l’attenzione sulla tematica igiene. Dishcovery, oltre al marketing e alla gestione dell’offerta culinaria dei ristoranti, è infatti un tool che consente di limitare i contatti con strumenti cartacei o plastificati.
Il nostro obiettivo è disincentivare, in questo momento, dall’utilizzo del cartaceo. Per sensibilizzare ulteriormente, abbiamo recentemente stretto una partnership con Treedom (piattaforma online che permette di piantare un albero a distanza e seguirlo online), per promuovere la biodiversità e la riforestazione.
L’iniziativa permetterà a ogni nuovo ristorante, iscritto al servizio di digitalizzazione del menu Dishcovery, di piantare un albero in uno dei progetti agroforestali realizzati da Treedom in Camerun, Kenya, Tanzania, Madagascar, Guatemala, Haiti.
Quali sono le novità e i progetti per il futuro di Dishcovery? Purtroppo tempi complessi non sono ancora passati. Voi cosa proponete?
Dishcovery sta diventando sempre più un vero e proprio strumento di marketing, per questo motivo siamo in contatto con realtà e grossi gruppi che vedono con chiarezza i benefici da noi offerti.
Siamo molto felici dei risultati raggiunti, dei progetti e delle partnership prestigiose instaurate in questi ultimi mesi: da Osteria Francescana di Massimo Bottura (tre stelle Michelin e World’s 50 Best Restaurant nel 2016 e 2018), a AB InBev (il più grande produttore di birra al mondo).
Inoltre, abbiamo appena vinto il primo premio della call di Axepta del gruppo BNP Paribas “Store del Futuro”. L’importo vinto verrà destinato per offrire Dishcovery all’interno dei ristoranti che oggi utilizzano i sistemi di pagamento Axepta.
Per il ristoratore andremo a fornire gli strumenti per promuovere la propria offerta, migliorando sempre più la gestione di uno strumento così importante come il Menù.
Stiamo valutando e testando diverse opzioni. Una delle più innovative è un vero e proprio cameriere virtuale che assisterà il cliente al tavolo come una persona reale. Il cameriere human avrà più tempo da dedicare al servizio in sicurezza, mantenendo la relazione con il cliente.
Infine, siamo in contatto con un’azienda di gestione delle prenotazioni dei tavoli e con una realtà che fornisce gestionali di cassa. Il prossimo passo è l’integrazione con altri software.
Per quanto riguarda l’utente vogliamo sensibilizzare all’utilizzo del digitale, coinvolgendolo in dinamiche studiate per compiere una scelta consapevole, a livello ambientale, sull’impatto generato dal Digital.
Grazie alla collaborazione con Treedom, a ogni apertura del menu dei ristoranti partecipanti all’iniziativa, l’utente potrà visualizzare i dettagli circa l’albero adottato e i dati relativi alle emissioni di CO2 risparmiate. Al traguardo delle prime 200 piante si raggiungerà l’assorbimento di 40.875 kg di CO2.
Progettiamo di coinvolgere ulteriormente la clientela dei ristoranti, favorendo la visualizzazione digitale tramite QR code e su dispositivi mobili. Raggiunto un certo numero di view, verrà adottato un nuovo albero nella foresta Dishcovery.
Digitalizzazione, Igiene/Sicurezza e Sostenibilità, possono rivelarsi un mantra per il futuro della ristorazione?
L’emergenza sanitaria sta dando una spinta in avanti, dal punto di vista digitale, alla ristorazione italiana. Ora sta a noi comprendere i benefici. Oltre a un risparmio dei costi e a una maggiore sicurezza, il digitale supporta il ristoratore nella promozione, permettendo un aumento dello scontrino medio e, quindi, del fatturato.
Igiene e sostenibilità possono essere strategiche leve per il futuro. La digitalizzazione dei menù consente di limitare l’uso di carta e plastica all’interno dei ristoranti. Una soluzione ecologica, anche in era post Covid-19, in quanto elimina la possibilità di proliferazione di virus e batteri di mano in mano.
Non solo sicurezza e sostenibilità, il digitale permette di risparmiare: un ristorante spende, mediamente, 1.000 euro all’anno per la stampa dei menù cartacei. Costo che potrà abbattersi fino all’80% aderendo al servizio Dishcovery.
Grazie per attenzione e disponibilità… Buona ripresa a tutti!
Conclusione
Ringraziamo per l’intervista Giuliano Vita e Marco Simonini tornati ai nostri “microfoni” con questa doppia intervista, prima/dopo Estate 2020, doverosa per i nostri lettori. Marco resta a tua disposizione per domande e consigli. Scrivi le tue opinioni sulla ricerca e l’innovazione applicate al tuo settore.
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