Tipologie di cliente e scelte del cliente nella ristorazione
Oggi vi propongo un piccolo metodo per ottimizzare gli acquisti in tema di vini nel proprio locale: un metodo abbastanza valido basato esclusivamente sul servizio e sulla scelta finale del cliente. L’articolo è di Ivan Pasinato di www.ivanilterribile.com
Il progetto ha lo scopo di ottimizzare gli acquisti dell’azienda in materia di vino e distillati attraverso l’analisi delle scelte da parte del consumatore finale preso conoscenza delle relative informazioni riguardo le tecniche di produzione, abbinamenti, uvaggi, caratteristiche organolettiche e zona di provenienza. In particolare viene monitorato qualitativamente l’andamento della distribuzione dei consumatori nelle 4 fasce di collocazione:
Consumatore di fascia A: Insensibile alle nozioni fornite. L’acquisto è basato unicamente sulle proprie preferenze o sulla pubblicità.
Consumatore di fascia B: Moderatamente sensibile alle nozioni fornite. L’acquisto viene influenzato non dalla conoscenza dei vari prodotti ma dall’abbinamento consigliatogli al momento.
Consumatore di fascia C: Sensibile alle nozioni fornite. L’ acquisto viene influenzato dalle caratteristiche dei vari prodotti, dalla zona di provenienza, dalla composizione dell’uvaggio e dalle caratteristiche organolettiche.
Consumatore di fascia D: Molto sensibile alle nozioni fornite. L’acquisto viene pilotato poiché il consumatore si dimostra poco interessato o poco bevitore.
Attraverso gli incrementi o decrementi delle varie fasce, si tenta di guidare gli acquisti dell’azienda verso quei prodotti che meglio soddisfano le esigenze dei consumatori della fascia di crescita maggiore, investendo meno sugli altri.
E voi che tecniche utilizzate per prevedere i consumi? Avete altre fascie di clienti?