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Food Podcast e Web Radio: Raccontare il Cibo con la Voce

Food Podcast e Web Radio: Raccontare il Cibo con la Voce

Per 10 anni la comunicazione digitale e sui social media si è evoluta senza particolari sobbalzi: post e scatti fotografici, una manciata di hashtag. Ora incalzano i cambiamenti, con la crescita di formati quali i video e gli audio.

Approfondiamo i princìpi dell’audio marketing, le opportunità di web radio e podcast con l’aiuto di → Giusy Ferraina e Andrea Febo, rispettivamente direttrice responsabile del magazine ed editore di Radio Food.

Bio di Giusy Ferraina

Calabrese di origine e romana di adozione. Laureata in Scienze della Comunicazione a Siena. Consulente marketing, web content e food writer. Speaker di Radio Food con il programma Identity: Storie di Brand & Business e dal 2021 direttrice dell’omonimo magazine.

La sua passione? Raccontare le storie di produttori, aziende e idee con un occhio attento e analitico sui mercati e i trend di consumo.

Bio di Andrea Febo

Classe 1977, comunicatore proattivo. Studi in comunicazione e marketing digitale, manager della ristorazione e consulente in strategia d’impresa specializzato nel settore enogastronomico.

Food Teller per Gambero Rosso, Reporter Gourmet, Agrodolce e Cibovagare. Fondatore ed Editore del progetto Radio Food, CEO di t-Rek Produzioni Audio, un’affermata etichetta indipendente.

Intervista

Abbiamo conosciuto Giusy e Andrea molti anni fa, sempre in giro per eventi dedicati al food & wine e alla ristorazione. Da quel momento lo scambio di opinioni, di esperienze e di impressioni è stato costante e fruttuoso.

In occasione del Festival del Giornalismo Alimentare di Torino ci siamo di nuovo incontrati per chiacchierare di nuovi formati comunicativi per i ristoratori e il mondo del cibo, soprattutto di audio marketing.

Entrambe sono le anime creative e organizzative di RadioFood.it, magazine online nato in parallelo alla web radio con l’obiettivo di approfondire i temi legati al mondo dell’accoglienza ristorativa e dell’enogastronomia, intervistare personaggi, raccontare e riflettere sulle novità di settore.

Buongiorno Giusy e Andrea, benvenuti su CnR. Via con la prima domanda rivolta a tutti i nostri ospiti: Quale ritenete essere lo stato dell’arte della ristorazione italiana in questo travagliato periodo, tra strascichi economici post-pandemici e di incertezza geopolitica? Quali prospettive e opportunità?

Andrea Febo: In piena pandemia il tempo si è fermato, evento impensabile fino a qualche mese prima.

La riscoperta del valore del tempo si è rivelato un fattore positivo per tutti noi ma devastante per le attività che richiedono sacrificio e dedizione profonda, come nel mondo del food.

Il settore della ristorazione dovrà certamente fare i conti con le logiche della sostenibilità economica, questo è certo.

Giusy Ferraina: Ricordiamo che la ripresa post-pandemica delle attività è un’opportunità che deve essere coltivata con intelligenza: non torneremo a essere quelli di prima, occorre bensì muoversi, lavorare e “cucinare” per gli altri secondo un progetto ben definito.

L’improvvisazione, il non sapere dove andare o a chi rivolgersi, mancare quindi di una propria identità è stato, ed è, il grande limite della ristorazione.

I nostri lettori sono prevalentemente ristoratori e somministratori: cosa consigliereste per valorizzare una buona Brand Idea e un valido Concept ristorativo, per risultare distintivi e ben posizionarsi sul mercato?

GF: Essere autentici. Trovare dei caratteri distintivi nella propria offerta, confrontarli con quelli del mercato di riferimento e focalizzare quel qualcosa che ti distingua.

In questo modo puoi farcela davvero, puntando sulla distinzione, perché sarà la caratteristica fondante della tua autenticità.

AF: Poi ovviamente saper fare bene il proprio lavoro, offrire la massima qualità a un cliente sempre più informato ed esigente, sapersi raccontare sotto ogni punto di vista.

Dalla comunicazione digitale a quella verbale ai tavoli, quando il cameriere spiega un piatto o lo chef parla con i clienti, dal design del locale alla mise-en-place o al Menù. Tutti gli elementi concorrono al racconto, costruiscono una parte della storia e allo stesso tempo sono essenza di un unico messaggio.

Percorsi sui quali noi lavoriamo (valorizzare i tratti identitari ed esaltare la diversità, per trovare un solido posizionamento della marca ristorante)… Veniamo alla riscossa del formato audio: quale la testimonianza di Radio Food?

GF: Il web è un’opportunità immensa, ma in quanto tale è talmente democratica che, in un mondo di persone che la colgono, devi essere bravo a emergere.

La radio sviluppata nel web non ha ancora le potenzialità della classica radio che siamo abituati ad ascoltare ovunque, ma tutto sta cambiando velocemente e le differenze si appiattiscono.

AF: Radio Food ha sposato il potere della voce come strumento narrante, per raccontare il cibo da un altro punto di vista. L’immaginario è l’unica cosa che può superare l’immagine e se il digitale affoga nelle immagini, la voce è certamente lo strumento più potente per creare l’immaginario.

La voce serve a rompere gli schemi, non a ricalcarne le righe.

Comunicare con ristoratori, cuochi e somministratori: può funzionare il formato audio?

AF: Forse no, a meno ché non siano parte di quel nuovo target che oggi presenzia abbondantemente il mondo dei contenuti audio.

Diciamo che più correttamente è un formato che può funzionare se gli imprenditori desiderano comunicare con le nuove generazioni e con una classe medio-alta di persone, difficili da raggiungere diversamente.

Ricordiamo che radio web, podcast e altri formati possono essere molto interessanti per raggiungere cuochi e ristoratori, per informarli, formarli, aggiornarli (ndr).

Un po’ come il nostro Pensieri Balenghi, rivolto agli operatori della somministrazione per fornire news e buone pratiche in ambito innovazione, tecnologia e digitale.

— Nicoletta Polliotto

Andrea, ci racconti differenze e similitudini tra Web Radio e Podcast. Ci aiuti a fare un po’ di chiarezza sull’argomento?

AF: Sono due cose completamente diverse, ma che possono interagire. La radio web è un contenitore, il podcast è un contenuto o una serie di contenuti.

Poi, se parliamo dei podcast radiofonici, prendiamo in considerazione una tipologia di prodotto audio molto diffusa, ma di certo non l’unica nel mondo dei podcast.

Voglio scendere nel dettaglio con te, Andrea. Branded Podcast, quale il significato di un termine ormai sempre più utilizzato? Può un ristorante o un marchio food decidere di aprire e condurre un podcast? Se sì come?

AF: I podcast di brand funzionano molto, ma come tutta la comunicazione in genere non devono mai essere autoreferenziali.

Oggi si ha l’idea che per comunicare bisogna parlare sempre, continuamente e fondamentalmente di sé, dei propri prodotti e di quanto si è bravi, una strategia che non funziona più (ammesso abbia mai funzionato).

Tutti possono investire in un podcast di brand, la cosa importante però è uscire da se stessi, affidarsi a un prodotto editoriale che sappia comunicare i tuoi valori attraverso storie che possano appartenere a tutti o alla nicchia che si sceglie. (Approfondirsci il concetto di → branded content, ndr)

Come e dove possiamo seguirvi o tenerci in contatto?

GF: Potete leggerci o ascoltare i nostri podcast.

Se siete curiosi e desiderate trovare altri esempi, soprattutto di branded podcast, cercate sulla piattaforma t-Rek.

Qualche consiglio finale ai nostri lettori?

GF e AF: Oltre che seguirci, leggerci e ascoltarci, il consiglio che vi diamo è create sempre una storia interessante, unica e originale da poter raccontare.

Ciascuno di noi dovrebbe essere il miglior comunicatore di se stesso. Quando vi rivolgete a un professionista che dovrà divulgare il vostro brand, cercate tecnica ma anche empatia. Riconoscetevi in ciò che vi rappresenta nel mondo del digitale. Siate voi stessi sempre.

Grazie dell’ospitalità e… buona estate a tutti!

Conclusione

Ringraziamo Giusy e Andrea per averci accompagnato nel mondo delle web radio e dei podcast. Vuoi approfondire opportunità e rischi dell’audio marketing?

Commenta e interroga i nostri intervistati, proponendo se vuoi la tua esperienza. Parla direttamente con l’esperto.

Ci avviamo verso una ripresa del mercato legata alla fase post pandemica della crisi sanitaria. Anche se i panorami socio-politici internazionali mostrano segnali di tensioni e problematiche preoccupanti.

Un’attività senza soste per garantirti un approfondimento settimanale, un report o un’intervista, al fine di accompagnarti in quella che si preannuncia la rinascita, se pur lenta, della ristorazione italiana. Se lo preferisci, iscriviti e segui la nostra newsletter.

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a cura di

Nicoletta Polliotto

Chef di Cucina per Muse Comunicazione®, Web Media Agency specializzata in analisi, pianificazione e realizzazione di progetti di promozione on-line per il Food&Wine, il Turismo e le PMI.

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