Turismo Mega Trend: Come Governare il Futuro dell’Ospitalità?

Pandemia di Covid-19 e relativa contrazione economica non sono eventi facilmente prevedibili e governabili. Uniche soluzioni: incrementare la trasformazione digitale, rendere snelli e misurabili gli approcci di management, divenire adattabili e resilienti.
Per il rilancio di Turismo e Ristorazione è necessario un approccio scientifico e predittivo. Ne parliamo con → Edoardo Colombo, esperto di innovazione e di trasformazione digitale.
Bio di Edoardo Colombo
Edoardo Colombo è un esperto di innovazione, specializzato nella trasformazione digitale del turismo per la Pubblica Amministrazione e per le imprese.
Alla Presidenza del Consiglio è stato consigliere della Task Force per l’Agenda Digitale e Consigliere di Amministrazione dell’Agenzia per la diffusione delle tecnologie dell’innovazione.
In occasione di Expo Shanghai 2010 ha promosso il progetto Italia degli Innovatori con il Ministero degli Affari Esteri. È stato esperto tecnico scientifico del MIUR e consigliere per l’innovazione del Ministro del Turismo.
Attento all’evoluzione della società digitale, è tra i promotori di numerose iniziative dedicate agli strumenti per utilizzare al meglio il potenziale della Rete, impegnandosi per diffondere i valori dell’Open innovation.
Intervista
È da poco uscito il suo nuovo lavoro editoriale, dedicato al futuro del turismo e dell’accoglienza. Strumento doveroso per abbracciare il futuro ma anche per controllare e contenere le conseguenze deleterie dell’evento pandemico e della relativa contrazione economica, mista a rivoluzione nei comportamenti e nelle abitudini del nuovo cliente e viaggiatore.
La serie di volumi DMT – Digital Marketing Turismo by Hoepli – da me diretta – è dedicata a operatori e professionisti che nell’industria turistica guardano all’innovazione come opportunità.
Turismo Mega Trend è un manuale che tratta i temi più evoluti e indispensabili in questi giorni: Smart Destination e Turismo Digitale.
Il Super Traveller sempre connesso è l’osservato speciale del libro: fin dalla prefazione di Eugene Kaspersky, con i suoi consigli in materia di sicurezza informatica, se ne indagano i comportamenti. Un viaggiatore sempre più digitale a cui si rivolgono i grandi operatori online che, dopo voli, hotel e ristoranti, hanno sviluppato nuove piattaforme per intermediare anche le esperienze in destinazione.
Intelligenza artificiale (AI), chatbot, blockchain, identità digitale, IoT, robotica, cybersecurity e 5G sono le parole chiave del turismo nelle smart destination e negli ecosistemi digitali.
Destination manager e consulenti del settore troveranno riassunto in questo manuale un esaustivo panorama delle tecnologie applicate, con uno sguardo approfondito alle piattaforme digitali cinesi, a cui fa seguito un’analisi sulla domanda di nuove competenze e una riflessione sull’adozione di tecnologie per effetto della pandemia di Covid-19, con gli indirizzi conclusivi di Rodolfo Baggio.
Scopriamo idee e novità, incontrando l’autore.
Buongiorno Edoardo e grazie per il tuo tempo. Puoi raccontarci la storia del connubio tra te e la tecnologia applicata al turismo? Perché pensi sia così attuale?
Edoardo Colombo: Buongiorno Nicoletta, grazie a te e ai tuoi lettori per la cortese attenzione.
Ho iniziato a occuparmi di innovazione e comunicazione digitale agli albori della Rete, lavorando a progetti di promozione ancora prima della nascita dei Social Media. Di turismo mi sono interessato anche nell’ambito degli eventi congressuali, facendo parte del CdA di una società di gestione di un ente fieristico a Cernobbio sul lago di Como.
Ho avuto poi l’onore di presiedere il Comitato Innovazione del Ministro del Turismo, coordinare il portale nazionale del turismo e collaborare alla stesura di alcuni dei documenti di pianificazione strategica e così non ho più smesso di studiare e approfondire il tema.
Facendo parte di vari organismi come l’Agenzia per la Diffusione delle Tecnologie per l’Innovazione e la Task Force per l’Agenda Digitale della Presidenza del Consiglio, oltre al TDLab Laboratorio Turismo Digitale del MIbact, mi sono impegnato per portare il Turismo nel contesto dell’Innovazione, dove è spesso un po’ trascurato.
Il periodo di lockdown ha ferito profondamente tutte quelle attività che implicano viaggio, scoperta, convivialità: dalla cultura all’entertainment, dal turismo alla ristorazione e alle esperienze sportive e collettive. Questa catastrofe poteva essere prevista? Come ha reagito il turismo internazionale e che cosa è accaduto in Italia?
EC: Nessuno poteva prevedere che tutte le stime di crescita costante del turismo mondiale, fino almeno al 2030, potessero essere sovvertite da uno stravolgimento che ha riguardato tutti i continenti.
Anche nel turismo, abbiamo assistito a un cambio radicale di comportamenti e abitudini e dobbiamo accettare che molti di essi siano irreversibili, come per esempio la possibilità di incontrarsi in videoconferenza, e che faranno parte di una nuova normalità che condizionerà il turismo, specialmente di tipo business.
In positivo possiamo confrontarci con un’adozione di massa di tecnologie che favorirà la trasformazione digitale e influenzerà le strategie di marketing e gli stili di viaggio. L’interazione con il turista avverrà attraverso modalità in cui il contatto umano dovrà essere interpretato secondo nuovi canoni.
La cosiddetta distanza sociale favorirà destinazioni meno congestionate, in qualche caso più intimistiche e fuori dai circuiti tradizionali. Il trasporto collettivo vedrà un ridimensionamento a favore di mezzi individuali.
Gli strumenti di analisi dei flussi andranno ripensati per dare indicazioni più puntuali e utili a comprendere come modulare i servizi. La diffusione delle tecnologie blockchain – e, in particolare, il fenomeno della “tokenizzazione” – incentiverà nuove iniziative di fidelizzazione e disintermediazione con l’introduzione di forme prepagate che aiuteranno a finanziare gli operatori (il token è un insieme di informazioni digitali all’interno di una blockchain che conferisce un diritto di proprietà a un determinato soggetto, ndr).
Propongo un gioco. Puoi segnalarci le occasioni, cavalcate o perdute, in questi 4 mesi di immobilità per l’accoglienza italiana?
EC: Qualcuno anche in Italia ha immediatamente compreso l’importanza di attivare una relazione diretta con il cliente rassicurandolo sui processi di sanificazione e di sicurezza, un tema estremamente sensibile per chi viaggia e a cui si guarda con sempre maggiore attenzione.
È, infatti, stato necessario dare informazioni puntuali e attendibili, creando una relazione di fiducia con i propri clienti, spaventati dall’incidenza della pandemia. Questo particolare è stato così diffuso che ha rimesso in discussione il ruolo dei grandi operatori online a favore dei soggetti che, seppur piccoli, hanno saputo interpretare il cambiamento.
Il tuo nuovo libro è stato pensato e creato prima della pandemia. Hai dovuto apportare enormi correzioni prima della pubblicazione? Si parla del futuro di destinazioni, aziende e operatori dell’accoglienza. Quanto è contemporaneo, nonostante la bufera che ci ha colti?
EC: Molti Mega Trend identificati prima della pandemia si sono confermati e hanno in qualche caso accelerato la loro diffusione, e questa fase di profonda trasformazione ha costituito un’occasione per velocizzare nuove forme di presenza sul mercato, come è stato il caso di Google nel turismo.
Alcune OTA (Online Travel Agency, ndr) hanno trasformato la commercializzazione delle esperienze da fisiche a digitali, per cui chi offriva corsi di cucina e guide di accompagnamento si è adeguato con teleconferenze e visite “private” a musei o attrazioni virtuali.
Lo sviluppo di soluzioni fondate sull’intelligenza artificiale, le Smart Destination e la Cyber Security sono trend confermati e hanno visto un’accelerazione per l’emergere di nuove esigenze di chi viaggia.
Si pensi alle modalità di riconoscimento dell’identità, alle implicazioni relative sulla privacy, in un contesto in cui è necessario tracciare le persone con cui si entra in contatto, qualora emerga la possibilità di essere stati contagiati.
Può il tuo libro guidarci alla ricerca della normalità perduta? Come, a tuo avviso, destinazioni e strutture possono rapidamente governare (e prevedere) il cambiamento?
EC: Il libro offre una visione ampia di tante forme di innovazione, da conoscere per comprendere quali approfondire e che direzione orientarsi per essere più competitivi.
Il turismo è un’industria composta, spesso, da operatori che hanno fatto della tradizione un punto di forza: per questo c’è sempre un grado di scetticismo di fronte al cambiamento. Servirà un forte impegno di tipo culturale e formativo per creare le competenze utili ad accompagnare amministratori e operatori verso il nuovo, uno sforzo che dovrà colmare la distanza enorme tra domanda e l’offerta di esperti digitali di cui le piccole e medie imprese hanno bisogno.
Passiamo a una domanda personale: tu quale tipo di reazione hai avuto? Cosa hai provato in questi mesi così inattesi e complessi?
EC: Il periodo di lockdown mi ha consentito di riflettere e sviluppare nuove idee, vivo questo momento con entusiasmo e una grande voglia di avviare progetti per contribuire a mettere in atto alcune delle soluzioni ipotizzate.
L’auspicio è che si comprenda la rilevanza della rivoluzione digitale e si colga questa fase come momento di profonda trasformazione, per rinnovare l’offerta e la presenza sul mercato.
Turismo 2020: cosa vorresti cambiare dopo aver pubblicato il tuo manuale?
EC: Il turismo meriterebbe maggiore attenzione nell’ambito dell’agenda digitale, per superare la frammentazione sia istituzionale che industriale e commerciale, sarebbe opportuno che si creasse un soggetto centrale che si occupi di innovazione, sul modello della Segittur spagnola, che definisca linee guida standard e inter-operabili, valorizzando l’enorme patrimonio di dati che ogni turista rilascia.
In vista del grande impegno finanziario che verrà dedicato alla ripartenza, l’auspicio è che questo momento serva per trovare nuova coesione e si dia vita a progetti industriali in cui pubblico e privato trovino la sintesi.
Il turismo è una risorsa preziosa e particolare: come subisce immediatamente il contraccolpo di una crisi, con la stessa velocità può creare sviluppo favorendo anche realtà minori e decentrate da proporre con successo su nuovi mercati.
I nostri lettori sono per natura curiosi: rivelaci quali gemme troveranno nel libro. Puoi svelarci il nome di alcuni dei colleghi che hanno contribuito alla realizzazione di interessanti approfondimenti?
EC: La gemma di cui sono particolarmente orgoglioso è la prefazione di Eugene Kaspersky, il più grande esperto internazionale di Cyber Security, che ha accettato la mia proposta perché è un appassionato viaggiatore… Cura un proprio blog sul tema.
Un contributo insolito, che mi è piaciuto particolarmente, illustra una tecnologia italiana che viene applicata con una vernice, nata per depurare l’aria. Si chiama Airlite e durante il Covid si è scoperto essere efficace per la sanificazione anche di virus e batteri.
Il libro fa parte della collana DMT – Digital Marketing Turismo della Hoepli, da te diretta, i contributi di amici e collaboratori sono tutti molto interessanti.
Hanno apportato valore a temi come la fruizione virtuale e la gamification nel patrimonio culturale, l’open data, le piattaforme di prenotazione su blockchain, l’accessibilità e le tecnologie per favorire una proiezione più inclusiva delle destinazioni, il capitolo dedicato all’innovazione digitale in Cina, i nuovi strumenti di pagamento e le nuove competenze.
Le conclusioni di Rodolfo Baggio, che è sempre stato il mio mentore, tracciano la linea da seguire per continuare a esplorare questa magnifica materia.
Come possiamo incontrarti, chiacchierare con te e tenerci aggiornati sugli sviluppi del tuo libro?
EC: Sono stato invitato a presentare il libro in molte destinazioni, ci saranno molte occasioni di incontro. Inoltre, è possibile consultare il sito dedicato che diverrà l’estensione aggiornata del libro, dove potete contattarmi.
Grazie per attenzione e disponibilità… Buona ripartenza a tutti!
Conclusione
Ringraziamo Edoardo Colombo che resta a tua disposizione per domande e consigli. Scrivi le tue opinioni sulla ricerca e l’innovazione applicate al tuo settore, ma anche domande e curiosità da evadere, per migliorare e far crescere il nostro spazio di condivisione.
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