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Google My Business e Search per Ristoranti in Crisi da Coronavirus

Google My Business e Search per Ristoranti in Crisi da Coronavirus

Turismo e Ristorazione sono piombati in difficoltà sin dall’insorgere della diffusione pandemica del Covid-19, vuoi per la chiusura di tratte e voli, vuoi per l’interruzione di attività produttive che hanno coinvolto l’accoglienza.

Google My Business e Google Search come hanno aiutato i ristoratori in questo periodo complesso? Tra chiusure dei locali e ideazioni di innovativi sistemi di distribuzione dei piatti… Ne discutiamo oggi con → Luca Bove, Co-founder di Local Strategy.

Bio di Luca Bove

Luca Bove, co-fondatore di Local Strategy, si occupa di SEO dal 2000 e di Local Marketing dal 2007. Insieme abbiamo collaborato nel 2015 alla stesura del manuale – Ingredienti di Digital Marketing per la Ristorazione.

In questo campo è considerato uno dei maggiori esperti italiani. Attualmente si occupa di Local Search Marketing con obiettivi drive-to-store anche, ma non solo, in settori complessi dove è richiesta molta automazione, in molte catene di negozi italiane ed europee.

Intervista

Anche se in piena Fase 2, turismo e ristorazione non possono riprendere la loro attività, se non con fatica e rinnovando target, obiettivi e modalità operative.

Alcuni territori hanno tentato accelerazioni e corse in avanti, con esiti alterni, come la Calabria e l’Alto Adige. Vediamo strumenti e strategie che possono rivelarsi preziosi alleati per posizionare, raccontare, vendere i nostri prodotti e servizi.

Obiettivo – progettare pianificare in tempo la ripresa e il rilancio delle attività produttive per ristoratori.

Ne parliamo con Luca Bove, esperto di Local Marketing Strategies, delineando un’analisi accurata su come Google Search, Google Maps, Google My Business abbiano risposto all’emergenza Covid-19, sostenendo operatori e addetti all’accoglienza italiana.

Buongiorno Luca, grazie per aver accolto la nostra richiesta e per dedicarci il tuo tempo. Che cosa sta accadendo oggi all’accoglienza ristorativa e turistica italiana? Quali gli scenari?

Luca Bove: Distinguiamo tra le 2 categorie: Turismo e Ristorazione/Food.

L’industria turistica è la più colpita in assoluto. Tra ansie e emergenza sanitaria, le persone non si sposteranno fino a quando non verrà trovata una cura o un vaccino. Ho già sentito diverse strutture che hanno deciso di rimanere chiuse per l’intero 2020 e di puntare tutto sul 2021.

Si spera che questa situazione giunga presto al termine, perché sta dando un colpo davvero forte a tutta l’industria turistica. Ed è davvero globale: ha colpito tutti i Paesi.

Probabilmente, nella prima fase (dopo il lockdown), ne beneficerà molto il turismo nazionale, poiché le persone non saranno in grado di organizzare viaggi in località distanti, più impegnativi da programmare.

Sempre inizialmente saranno favorite le piccole strutture extra alberghiere, poiché permetteranno maggiore distanza sociale, rispetto a grandi edifici con molte persone.

Lato ristorazione e food, il barlume si chiama consegna a domicilio e cibo da asporto. Di food delivery se ne stava parlando già da anni, ma ora questa crisi ha dato una forte accelerazione e potrebbe permettere alle aziende in questo campo di parare meglio il colpo. Non sono risolutive, ma aiutano.

Come ha contributo Google a migliorare e favorire la ricerca di informazioni per l’utente in questo periodo?

LB: In realtà, soprattutto all’inizio, non è che si sia comportato molto bene. Non era per niente preparato. Ha messo in cima alle pagine di supporto che l’assistenza sarebbe stata ridotta a causa del personale a casa.

Evidentemente non erano attrezzati per il remote working. E di conseguenza hanno ridotto l’assistenza: sembra quasi un paradosso!

In ogni caso si sono attivati per offrire in maniera prominente informazioni ufficiali da fonti autorevoli. Se utilizziamo «coronavirus» come termine di ricerca, hanno predisposto un box con molte informazioni utili, soprattutto provenienti da fonti affidabili.

A proposito, dove reperire informazioni affidabili, in mezzo alla mole di fake news su Coronavirus, fuga di notizie e pareri a tinte forti?

LB:  Vi lascio la mia personale esperienza. Dopo i primi giorni in cui controllavo i social e i siti editoriali ogni 10 minuti, ho limitato molto l’accesso a queste fonti.

Lo faccio solo un paio di volte al giorno e solo su siti ufficiali o quotidiani nazionali e locali importanti proprio per evitare di caricare tensione e di perdere tempo, confondendomi ulteriormente le idee.

Meglio limitare l’accesso ai social, perché creano ansia. Più di quanta ne serva.

Turismo semi-paralizzato: cosa sta facendo Google per sostenere e aiutare gli imprenditori ma anche i viaggiatori?

LB: Diciamo pure totalmente paralizzato, è uno dei settori più colpiti.

Google sta mettendo a disposizione 340 milioni di dollari in crediti di Google Ads  per sostenere le PMI nel 2020. Tutte le PMI, non solo quelle turistiche.

Questa è un’azione utile e di grande disponibilità in un momento di tale gravità.

Torniamo specificatamente a parlare di schede di Google My Business: cosa è successo in questi giorni e perché? Torneremo alla normalità e quando?

LB: All’inizio Google ha fatto diversi errori, chiudendo “motu proprio” molte schede di Google My Business. Che non apparivano più nei sistemi anche se le attività erano aperte.

Ha cercato di muoversi velocemente anche se non in modo perfetto. E via via ha corretto il tiro, raggiungendo un equilibrio.

Google ha automaticamente messo in stato di chiusura temporanea a causa del Covid-19 alcune schede di Google My Business. Alla fine dell’emergenza, lo status chiuso verrà tolto in automatico da Google, ma in ogni caso, in qualsiasi momento, la singola attività commerciale può collegarsi al suo pannello di controllo e riaprirla immediatamente.

Per saperne di più, leggi la pagina ufficiale italiana, dove viene spiegato cosa fa Google e da dove prende i dati per decidere la chiusura.

Google dispensa anche utili consigli da seguire in questi momenti di crisi:

  • inserire gli orari speciali
  • gestire tutte le altre info per comunicare con la clientela
  • creare anche dei Google Post

Anche Google ha creato dei post ufficiali su come comportarsi al meglio, offrendo spunti interessanti per i ristoranti.

Dopo i primi giorni, sta presentando un sacco di novità, che dovremo vedere applicate a breve. Sottolineiamo che le nuove recensioni, le risposte del proprietario alle recensioni, e le Domande&Risposte prima non disponibili, sono state recentemente ripristinate.

Attributi per Ristoranti: Consegna a Domicilio, Asporto, Ritiro all’esterno.

Abbiamo la possibilità di segnalare se il ristorante fa Food delivery e Take Away… Questo è un enorme vantaggio. Ha istituito attributi ben visibili (Consumazione sul posto, Asporto, Ritiro all’esterno, Consegna a domicilio) e altri che vedremo disponibili a breve.

Quale il ruolo del Digital, della SEO e della Local Strategy nella rinascita dell’economia turistica?

LB: A Google ci si rivolge sempre quando abbiamo domande, di ogni genere. E Google Search diventa così un enorme database delle intenzioni. Si possono scoprire quali sono le domande più comuni delle persone intanto.

A esempio, nelle ultime settimane sono cresciute a dismisura ricerche del tipo: «Il food delivery è sicuro?…». Da qui si comprende anche su quali tasti battere nella fase di riapertura dopo il lockdown: sulla sicurezza, sulla sanificazione degli ambienti, sull’igiene estremo!

Per il resto attualmente la domanda è quasi del tutto ferma, non ci sono proprio ricerche. Aappena si uscirà da questa fase e pian piano le persone riprenderanno fiducia, ricominceranno a effettuare ricerche. Magari saranno diverse dalle attuali, ma bisogna farsi trovare pronti e, soprattutto, a rispondere alle domande nuove che porranno.

Ci lasciamo con alcuni consigli ai lettori Ristoratori, per non abbattersi, non esporsi finanziariamente ed economicamente in questi momenti in cui il lavoro è fermo e non si hanno certezze per il futuro?

LB: Ci sono cose che non possiamo controllare, come sapere quando finirà il periodo di attenzione. Su questo possiamo fare poco, se non pensare a una qualche forma di consegna a domicilio o da asporto, servizio molto richiesto di questi tempi. Inserendo tutte le informazioni corrette sulla scheda Google My Business.

Ci sono poi cose che possiamo controllare: possiamo investire il tempo che abbiamo nello studiare cose nuove, per migliorare processi aziendali, soprattutto per immaginare un nuovo futuro.

Se cominciamo a seminare, qualcosa di buono nascerà… Buona ripartenza a tutti!

Conclusione

Proseguendo la nostra serie dedicata agli esperti di marketing e comunicazione, segui spunti e consigli che ti vengono proposti in questa fase 2 di passaggio verso un anelato e ritrovato equilibrio economico e sociale. Scrivi le tue opinioni, le domande e le curiosità da condividere con il nostro ospite. Raccontaci quale concept e tipologia di offerta hai e chiedi consiglio a noi e ai nostri ospiti.

La nostra rassegna di incontri e interviste, per confrontarci con le diverse esperienze e  strategie da adottare nel post Coronavirus, continua… Resta in contatto, diffondi i contenuti e contribuisci alle nostre discussioni.

Proponi la tua esperienza, offriti volontario per raccontare la tua storia, suggerire nuove interviste o recensioni.

Consulta gli eventi del nuovo Digital Food Marketing Lab, percorsi di formazione verticali e immersivi, che si sono spostati online.

Nasce → DFMLab Academy Online

Online, un ciclo di giornate formative dedicate alle nuove opportunità del digitale e sociale per Food e Ristorazione. Il coronavirus ci ha “sfrattati“ dai luoghi d’incontro fisici ma… Noi ci siamo trasferiti online con giornate di lezione, simulazioni, esercizi e tanto coaching.

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I migliori specialisti del settore ti aspettano per affrontare tematiche verticali in Full Immersion Day, su piattaforma online, comodamente collegato da casa.

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Prossimi eventi: in definizione…

N.B. Condividi aspettative e bisogni su Turismo e Ospitalità nella pagina della nostra: Collana DMT – Digital Marketing Turismo.

a cura di

Nicoletta Polliotto

Chef di Cucina per Muse Comunicazione®, Web Media Agency specializzata in analisi, pianificazione e realizzazione di progetti di promozione on-line per il Food&Wine, il Turismo e le PMI.

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