Food Reality TV: il Format 4 Ristoranti Migliora la Ristorazione Italiana?
Dai palinsesti della tv generalista ai canali tematici, la grande abbuffata di programmi dedicati al cibo e alla cucina non sembra placarsi, con format in bilico tra reality e talent show in un continuo pantagruelico All-You-Can-Eat comunicativo. Stars, starlettes, principianti allo sbaraglio, nonne, mamme, improbabili modelle con toque blanche… Tutto quanto fa spettacolo.
Esistono poi programmi in cui ristoranti di vari territori vengono analizzati, testati, messi alla prova e consigliati. Hell’s Kitchen, Cucine da Incubo, 4 Ristoranti di Alessandro Borghese. Questi sono davvero utili al ristoratore italiano?
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Comunicare, promuovere, distribuire il prodotto del proprio ristorante. Non esiste una regola fissa o una formula magica. Valuta strategicamente ogni possibile opportunità: compresa la vecchia comunicazione televisiva.
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Voyerismo Televisivo e Programmi TV sul Cibo
Ricordi il film La Grande Abbuffata di Marco Ferreri, nel quale quattro amici benestanti si riuniscono in una villa e decidono di mangiare fino a morirne? Correlazione nichilistica tra cibo, sesso e morte da contemplare esteticamente, nonché spunto di riflessione su tic epocali e consumismo che, addirittura, diventa voyeurismo nell’odierna situazione.
Negli ultimi 25 anni, partendo (e facendoci rapidamente contagiare) dai format US, cibo, cuochi, cucina sono diventati i soli protagonisti di uno storytelling televisivo – dalla tv generalista old style ai canali tematici più cool – morboso e, spesso, urlato e aggressivo, integrandosi perfettamente con abitudini, manie social e digital (dopo i selfie, il food porn – ossessione per il cibo – è ora instagrammabile).
Il cibo, l’unico e dilagante tormento culturale del terzo millennio.
Come sempre sosteniamo, non si può fare di tutte l’erba un fascio. Esistono programmi interessanti che fanno riflettere e affascinano: eccone alcuni esempi.
- Chef’s Table: grande serie dedicata alla storia degli chef e loro personale visione della cucina. Grande attesa per Chef’s Table: Pastry, in onda da Venerdì 13 aprile.
- Ugly Delicious: lo chef David Chang ci presenterà le cucine del mondo. Come dimenticare il suo predecessore: Anthony Bourdain!
- Unti e Bisunti: condotto dal nostrano chef Rubio, a caccia del cibo di strada e tradizionale negli angoli più remoti della nostra penisola
- La programmazione di Food Network Italia
- 4 Ristoranti con Alessandro Borghese
Intervista
Per raccontare quale sia l’esperienza di un reality show dedicato al cibo, abbiamo pensato di raccontare il punto di vista di un ristoratore che vi ha appena partecipato.
Nella 7^ puntata della 5^ stagione di Alessandro Borghese: 4 Ristoranti dal titolo La cucina di campagna, in onda per la prima volta il 13/02/2019, c’era anche lui: Andrea Fontana, titolare della Trattoria il Gabbiano di Corte de’ Cortesi (CR).
#ProgrammiTV #Reality dedicati al #Food e Ristorazione Italiana cc/ @4RistorantiAle @borgheseale Condividi il TweetIl nostro è un locale storico, aperto da oltre 100 anni e rilevato dalla mia famiglia 35 anni fa. I miei genitori l’hanno trasformato da bar di paese a trattoria. Io, mia moglie e mia sorella l’abbiamo proiettato nel nuovo millennio adattando la nostra offerta ristorativa ai tempi attuali e comunicandola con i mezzi che riteniamo più consoni.
Abbiamo partecipato alla settima puntata della quinta stagione di “Alessandro Borghese 4 Ristoranti” e ci siamo classificati al secondo posto. Abbiamo vinto il bonus di Alessandro Borghese per il miglior bollito della tradizione.
—Andrea Fontana
Buongiorno Andrea e grazie per essere qui a raccontarci la tua avventura, pochissimi giorni dopo la tua partecipazione alla trasmissione di 4 Ristoranti, con una mole di contatti e di lavoro decisamente aumentata. Partiamo con una serie di domande “botta e risposta”, ti va? Raccontaci in poche parole la personalità del vostro locale.
Andrea Fontana: la Trattoria il Gabbiano è un locale orgogliosamente e fortemente a conduzione familiare. È un locale storico aperto 35 anni fa dai miei genitori, situato nella piazza principale di un piccolissimo centro rurale della provincia di Cremona, Corte de’ Cortesi, in passato chiamato Il Paese delle Oche e dei Poeti.
Il nostro essere famiglia ci consente di raccontare piatti e ricette di grande tradizione.
Qual è, secondo te, il punto distintivo quello che rende unico il tuo locale rispetto alle altre attività del territorio e sul quale stai puntando?
AF: I nostri due punti di forza sono rappresentati dai piatti a base di oca, che rispecchiano l’antica nomea del nostro paese (“specialità d’oca nel paese delle oche”) e la mia profonda conoscenza dei vini del territorio (Lombardia, Veneto e Emilia).
Quest’ultima deriva dalla mia attività di degustatore professionista e coordinatore regionale della guida Slow Wine, la guida nazionale dei vini più venduta in Italia e nel Mondo.
Perché il titolare di un ristorante dalla forte identità decide di utilizzare un format old-media, partecipando a una trasmissione televisiva, nel tuo caso “4 Ristoranti” di Alessandro Borghese?
AF: Perché il marketing può aiutare a farti conoscere, soprattutto da chi viene da fuori. Per essere, invece, profeti in patria sono fondamentali le PR locali e non vi è modo migliore che partecipare a una trasmissione nazionale!
Essere scelto tra i quattro locali partecipanti, su una platea di oltre 300 ristoranti, è una carta importantissima da giocare e una legittimazione che nessun buon marketing può raggiungere, se non in tempi biblici.
Non è meglio comunicare bene sui social media o con una forte presenza in rete, attraverso un buon website, piuttosto che partecipare a un reality TV?
AF: Dipende cosa si vuole comunicare e qual è il pubblico target. Sempre.
L’oggettività della bontà della tua proposta gastronomica, conferita da una trasmissione come “4 Ristoranti”, è qualcosa che non si potrà mai ottenere neanche con tutta la migliore comunicazione del mondo.
Com’era percepito/conosciuto il tuo locale prima della puntata di “4 Ristoranti”?
AF: Per anni noi ci siamo scontrati con una nomea di: «ottimo locale, si mangia bene, ma un po’ estroso e un po’ caro…».
Com’è cambiata la percezione da parte dei concittadini dopo la puntata?
AF: Finalmente Cremona e provincia si è accorta di noi. Adesso ci telefonano per complimentarsi con noi, la nostra correttezza, la nostra bravura e la nostra ottima capacità di portare avanti tradizioni culturali e gastronomiche del nostro territorio.
(La partecipazione a una trasmissione dedicata al territorio ha aiutato a costruire un’identità comune e valori condivisi, ndr).
Ho seguito una grande polemica sorta dopo la trasmissione dedicata ai ristoranti del Delta del Po. La vincitrice, Pamela Veronese titolare dell’osteria Arcadia, ha subito critiche, giunte sino all’insulto e al trollismo, molto sgradevoli sui social media. La sua scheda su Tripadvisor è stata bloccata per qualche giorno per evitare che si accumulassero recensioni non frutto di un percorso del gusto vissuto al ristorante ma di strascichi e polemiche sterili. Per quale motivo ritieni sia accaduta una cosa del genere?
AF: Sinceramente non lo so, nel senso che non conoscendo la persona in questione non mi permetto di esprimere un giudizio. La prima considerazione che mi viene in mento è questa: di fronte al successo ci possono essere solo due reazioni: applaudire o criticare.
L’indifferenza che si può provare per chi arriva in altra posizione, viene sostituita da uno di questi sentimenti. Per questo molte persone si sono sentite autorizzate a criticare o a insultare il comportamento di questa collega; critiche e insulti che naturalmente condanno.
Quale la causa di tante polemiche: forse il format stesso della trasmissione spinge un po’ i concorrenti a mettersi l’uno contro l’altro?
AF: È indubbio che il confronto dialettico anche aspro è alla base di questa come di tante altre trasmissioni attuali. C’è sempre una competizione, uno scontro, una diatriba che serve per tenere lo spettatore attaccato allo schermo.
La trasmissione, come molti altri reality tv, è stata accusata di scarsa autenticità. Tutto previsto da un copione. Hai percepito queste costrizioni o il format ti ha quindi impedito di essere te stesso?
AF: Assolutamente no: è esattamente il contrario!
Quello che posso dire, dalla mia esperienza, è che la trasmissione è molto vera: l’atteggiamento, il comportamento, i giudizi e i voti che si danno sono assolutamente reali e non suggeriti o imposti da nessuno.
Credo che il successo di questo format sia anche, e soprattutto, in questa autenticità.
Com’è realmente Alessandro Borghese?
AF: Esattamente come appare in tv: disponibile, educato, gentile, grande appassionato di cibo e vino. Una persona molto vera, con una grandissima presenza scenica, che credo sia il segreto del suo successo.
Che cosa è utile, in trasmissioni quali 4 Ristoranti, per i ristoratori italiani?
AF: Aldilà del programma tv, sono convinto che il confronto con altri colleghi, soprattutto del territorio, sia sempre utile e costruttivo.
Personalmente ho riflettuto e analizzato molto seriamente le critiche che mi sono state rivolte, cercando di trovare spunto per migliorare la mia offerta ristorativa.
Che cosa è utile in questo programma per il telespettatore?
AF: Conoscere luoghi e territori poco noti, apprezzare la cultura eno-gastronomica di una determinata zona: non dimentichiamo che il secondo motivo in ordine di importanza che spinge le persone a visitare luoghi e città è proprio la ricchezza culinaria del territorio.
A che cosa è servita a te questa esperienza? La consiglieresti a un tuo collega?
AF: Personalmente mi è servita, in prima istanza, a legittimare la titolarità della mia attività, già avviata dai miei genitori e che ora gestisco.
In secondo luogo, è stata molto utile per mostrare a una amplissima platea, che mai avrei potuto raggiungere da solo, la mia filosofia e proposta ristorativa.
Per questo motivo, consiglio a tutti di partecipare a programmi quali 4 Ristoranti di Alessandro Borghese, qualora aveste la fortuna di essere contattati e poi scelti.
—Andrea Fontana, titolare Trattoria il Gabbiano
Come ci si sente ad arrivare secondi e non primi? Un po’ come Toto Cotugno ai Festival di Sanremo degli anni ’90!
AF: Sembra una frase fatta, ma già essere nei 4 è una vittoria. Scelti fra tantissimi colleghi e superare una selezione così rigorosa (ripeto: siamo partiti in 320 e arrivati in 4) è il successo più grande.
Paradossalmente, per tornare a quello che dicevo prima, è meglio non vincere, perché inevitabilmente in quel caso ci si attira l’antipatia di qualcuno. Arrivare secondi significa essere molto bravi e, spesso, essere penalizzati o vittime delle strategie degli altri, quindi si ottiene un effetto simpatia a mio avviso molto positivo.
Vuoi lasciare un consiglio finale ai tuoi colleghi lettori di CnR – Comunicazione nella Ristorazione?
AF: Certo, essere scelti per partecipare a una trasmissione del genere è sicuramente un colpo di fortuna. Ma la fortuna va in qualche modo aiutata.
Avere un’offerta ristorativa chiara, precisa e identitaria. Saperla comunicare e raccontare in maniera coerente, moderna, costante, interessante. Convogliare e mettere in risalto i giudizi positivi sul proprio locale.
Sono tutti elementi indispensabili per poter essere notati in un mare di locali-fotocopia, senza identità ed essere quindi presi in considerazione.
Conclusioni
Ringraziando Andrea Fontana della Trattoria il Gabbiano della provincia di Cremona, per averci raccontato i dietro le quinte di un programma televisivo e le opportunità che un’esperienza di questo tipo può offrire a un ristoratore, ti invitiamo a partecipare alle nostre discussioni. Racconta la tua esperienza, le tue considerazioni e critiche ai programmi televisivi e alle modalità in cui viene affrontata, raccontata e valorizzata la cucina tradizionale e territoriale sui media, da quelli mainstream a internet. Cosa ne pensi?
Grazie ai tuoi commenti e al tuo aiuto saremo in grado di affinare i temi dei nostri articoli, sempre più vicini ai reali bisogni di crescita della ristorazione italiana. Racconta il tuo pensiero e sottoponici temi e dubbi che saremo lieti di sviluppare insieme. Partecipa e iscriviti alla newsletter, seguici su twitter o sulla pagina Facebook.
Eventi Librari e Seminari in Italia
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PRESENTAZIONI
- 1 Marzo 2019 – Lecce, BTM Presentazione in prima nazionale della nuova collana DMT – Digital Marketing Turismo
SEMINARI
Festival Giornalismo Alimentare [Panel dedicato ai mestieri del Food Storyteller]
Torino, TorinIncontra 21 febbraio 2019 h. 10:00
BTM Puglia[Speech dedicato al progetto Parole O_stili]
Lecce, Castello Carlo V – BTM 28 febbraio 2019
BTM Gusto [Speech Digital Food Marketing]
Lecce, Castello Carlo V – BTM 1 marzo 2019
BTO – Buy Tourism Online – Sezione Food&Wine Tourism [Panel]
Firenze, Stazione Leopolda – BTO 20 – 21 marzo 2019
Professione Ristoratore [Corso Digital Food Marketing]
Milano, IH Hotel Sesto San Giovanni – 1 Aprile 2019 h. 9:00 – 18:00
Business International [Corso Digital Food Marketing]
Milano, – 10 Aprile 2019 h. 9:00 – 16:00
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