8 Regole per Stupire i tuoi Ospiti con un Nuovo Menù
Ne sono sicura!?… Sei un ristoratore attento e oculato, già consapevole di quanto il Menù del tuo locale sia uno strumento di lavoro straordinario, instancabile braccio destro nella vendita, impeccabile nel raccontare la tua storia e utilissimo nel fare Branding.
Allora perché usarlo ancora alla vecchia maniera? Rivoluziona il Menù e stupisci i tuoi ospiti.
Quante Mani Palpano il tuo Menù
Probabilmente ti è già capitato di soffermati per un attimo e pensare a come viene usato il Menù nel tuo locale. Clienti che lo studiano accuratamente aspettando gli amici ritardatari, mariti che lo consultano affamati in attesa delle compagne, commensali che lo consultano avidi e cercano idee per le portate successive.
Il Menù è il miglior compagno del ristoratore.
Proprio per questo mi piacerebbe trovare una spiegazione ad alcuni dei misteri e domande ancora irrisolte che sin da piccina mi assillano:
- Perché appena effettuato il primo ordine, i camerieri requisiscono il mio menù? Magari tu muori dalla voglia di leggere degli altri piatti, la storia del locale o altri dettagli intriganti e infine ti tocca supplicare per riaverlo con la scusa di curiosare cosa c’è per Dessert.
- Perché sono spesso sdruciti, trascurati, macchiati—beh! questo è intuibile— sfilacciati, stropicciati, lisi, scoloriti, in una parola impresentabili?
- Perché, in molti casi, trasmettono una poco attraente sensazione di rigidità, di portate invariate e invariabili o noiosamente ripetitive?
- E soprattutto, perché spesso sono così poco accattivanti e irrimediabilmente lontani dall’immagine graziosa ed elegante che invece il ristorante evoca?
Usa il Menù come uno Strumento di Vendita
È fondamentale che il tuo Menù sia in linea con la tua comunicazione e il tuo brand, gradevole all’aspetto e al tatto—Look&Feel— intrigante e innovativo, facilmente aggiornabile per aggiungere piatti del giorno o di stagione, realizzato con materiali di qualità, resistenti e difficilmente sgualcibili.
Ecco, dunque, 8 Stuzzicanti e Utili Consigli per disegnare il tuo Menù vincente:
- Coerenza, nei toni, nello stile, nell’immagine—scegli con cura le foto dei tuoi piatti—anche nella tua creatività
- Tattica—sì proprio quella legata all’Arte Militare—partendo dai bisogni del tuo cliente
- Stimola la Curiosità. Trova il “cuore” di ogni piatto—a costo di far impazzire lo chef—e raccontalo con una storia, una metafora, un aneddoto, un segreto
- Copywriting. Descrivi con creatività, utilizza anche parole inusuali ma efficaci
- K.I.S.S. (keep it simple) Non strafare, eleganza non è sinonimo di complessità.
- Racconta attraverso i piatti la personalità dello Chef
- Fiducia. Instaura subito un legame col tuo ospite grazie a uno stile narrativo naturale e amichevole
- Feedback. Chiedi pareri ai tuoi collaboratori e soprattuto al cliente
Condividi il tuo Menù on-line e comunicalo nel miglior modo possibile. Prediligi, dunque, contenuti dinamici e facilmente aggiornabili.
Il nostro consiglio è quello di indicare anche i prezzi, non hai motivo di nascondere una delle informazioni più importanti per l’utente. Crea subito una relazione di confidenza e di trasparenza con il tuo cliente.
Utilizza ovviamente il sito web del tuo ristorante e i profili sui Social Media, per raccogliere le opinioni e i consigli degli utenti.
Guarda alcuni esempi di Menù on-line:
- Ristorante Zenobi (Colonnella, TE)
- Ristorante Carlo Magno (Collebeato, BS)
- Ristorante Castello Malvezzi (Brescia)
- Trattoria Casa Rossa (Pederobba, TV)
- Ristorante Anchise (Tortoreto Alto, TE)
- Gastronomia Acciaroli (Nereto, TE)
Conclusioni
Spero che sin ora i nostri consigli siano stati utili e… gustosi.
Anche Comunicazione nella Ristorazione si ferma per qualche giorno in questa matura estate, per studiare nuove idee e sviluppare novità che inizieranno a stupirti dalla 1^ settimana di Settembre.
Continueremo a leggere i tuoi commenti e i tuoi consigli, per ripartire alla grande in conclusione della stagione estiva.
Webgrafia:
- Big Hospitality: “What to consider when writing a Menu for your Restaurant, hotel or pub” (di Charli Matthews)